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Turista morta a Chiavenna per arresto cardiaco, presentato esposto dal sindaco: “Manca medico rianimatore”

Un esposto alla Procura affinché venga fatta luce sulla morte della turista svizzera di 14 anni deceduta a causa di un arresto cardiaco a Chiavenna. La richiesta di chiarimenti arriva proprio dal sindaco della città in provincia di Sondrio, Della Bitta: nel mirino la soppressione, avvenuta un paio d’anni fa, dell’ambulanza con il medico rianimatore a bordo nella città da lui amministrata.
A cura di Chiara Ammendola
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Ha presentato un esposto alla Procura affinché vengano chiarite le dinamiche che hanno portato alla morte della ragazza di soli 14 anni a Chiavenna, il sindaco della città Luca Della Bitta. Domenica la giovane turista svizzera si trovava a Chiavenna in compagnia della famiglia quando è stata colpita da un malore che ne ha causato poco dopo il decesso. Nel mirino di Della Bitta, che è anche presidente della Provincia di Sondrio, la soppressione, avvenuta un paio d’anni fa, dell’ambulanza con il medico rianimatore a bordo nella città da lui amministrata. "Deve essere fatta piena luce su diversi aspetti della vicenda – ha spiegato Della Bitta- – noi sindaci da sempre ci assumiamo le nostre responsabilità. E ora che faccia altrettanto chi ha il compito di gestire la sanità pubblica". Dopo l'episodio di domenica che ha scioccato l'intera città, decine di critiche hanno invaso la pagina di Facebook del comitato "Insieme per l’ospedale di Chiavenna"; il messaggio condiviso da molti è lo stesso: "Il mezzo di soccorso avanzato a Chiavenna non andava tolto e va subito ripristinato". Da parte sua l'Azienda regionale di emergenza e urgenza, che ha disposto due anni fa la riorganizzazione delle ambulanze nella zona, ha espresso le proprie condoglianze alla famiglia, rimarcando però la correttezza delle tempistiche e della qualità dell’intervento e sottolineando come l’infermiere intervenuto subito dopo il malore della giovane abbia agito come un medico rianimatore esperto. «Deve essere fatta piena luce su diversi aspetti della vicenda – i dubbi di Della Bitta-. Noi sindaci da sempre ci assumiamo le nostre responsabilità. E ora che faccia altrettanto chi ha il compito di gestire la sanità pubblica".

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