375 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Turista 51enne muore di meningite a Erba: avviata la profilassi sui familiari della donna

Una donna di 51 anni, turista laziale in vacanza a Merone, in provincia di Como, è morta ieri sera stroncata da una meningite all’ospedale di Erba. Lo ha riferito l’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera. Già avviata la profilassi sulle persone che hanno avuto contatti stretti con la vittima. Non si conosce ancora il ceppo del batterio che ha ucciso la donna.
A cura di Francesco Loiacono
375 CONDIVISIONI
Immagine

Un caso mortale di meningite all'ospedale di Erba, in provincia di Como. A rivelarlo è stato l'assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera, in una nota: "Una donna di 51 anni, residente nel Lazio e in vacanza a Merone è deceduta ieri sera all'ospedale Fatebenefratelli di Erba, in provincia di Como, a causa di una sepsi di origine meningococcica di cui ancora non si conosce il ceppo – ha scritto Gallera – Il campione è già stato inviato per la tipizzazione al centro di riferimento regionale presso il Policlinico di Milano".

Già avviata la profilassi sui contatti stretti della 51enne

In attesa di capire quale ceppo batterico abbia provocato il decesso della 51enne, l'Agenzia di tutela della salute dell'Insubri (la ex Asl) ha già avviato la profilassi per le persone che hanno avuto contatti stretti con la 51enne negli ultimi giorni. A sottoporsi alla terapia antibiotica sono stati dunque i familiari della donna, circa una decina di persone, e i 30 operatori sanitari che l'hanno assistita nelle sue ultime ore di vita.

La donna era arrivata al pronto soccorso ieri mattina con febbre alta

La donna era arrivata al pronto soccorso di Erba ieri mattina. Presentava febbre alta e altri sintomi riconducibili alla meningite, quali rigidità ducale e nausea. Nonostante l'intervento dei medici, purtroppo per la 51enne non c'è stato niente da fare: trasferita nel reparto di Terapia intensiva, la 51enne è deceduta intorno alle 9, segno forse che l'infezione che l'ha colpita era particolarmente violenta. Dal momento che la paziente è stata trasportata in ospedale in auto, e non utilizzando i mezzi pubblici, l'Ats ha deciso di limitare la profilassi solo ai parenti che le sono stati attorno e ai medici e agli infermieri che hanno provato a salvarla. Medici e pediatri di famiglia della zona sono stati inoltre avvisati per la sorveglianza sanitaria.

375 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views