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Truffa su eBay, prodotti venduti e mai consegnati: uno dei truffatori affiliato alla camorra

La guardia di finanza di Suzzara, in provincia di Mantova, ha denunciato due uomini di 28 e 43 anni, ritenuti responsabili di una lunga serie di truffe in tutta Italia. I due mettevano in vendita su eBay prodotti scontati, che però dopo il pagamento non venivano consegnati. I soldi pagati dagli ignari acquirenti finivano in portafogli virtuali situati all’estero e venivano poi convertiti in criptovalute. Uno dei due denunciati è risultato affiliato a un clan camorristico.
A cura di Francesco Loiacono
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Vendevano prodotti in tutta Italia, utilizzando il noto portale di aste online eBay. Ma le merci messe in vendita da due uomini di 28 e 43 anni non arrivavano mai agli acquirenti. Le truffe sono state scoperte dai militari della guardia di finanza di Suzzara, in provincia di Mantova, che al termine delle loro indagini hanno denunciato i due responsabili: si tratta di R.S., 28enne laziale e di C.S., un 43enne campano, con numerosi precedenti e risultato anche affiliato a un noto clan della camorra: una circostanza che, a detta delle Fiamme gialle, evidenzia come anche le organizzazioni criminali siano molto attente a sfruttare le opportunità offerte dall’e-commerce per perpetrare le proprie attività criminose. I due indagati devono rispondere di truffa, autoriciclaggio, sostituzione di persona e uso di atto falso.

Molteplici le truffe di cui si sono resi responsabili i due indagati, che dalle stesse avrebbero ricavato decine di migliaia di euro. I soldi provento delle attività illecite sono stati dirottati su una piattaforma di portafogli virtuale con sede in Lituania e successivamente convertiti in criptovalute, in maniera da eludere così la tracciabilità delle transazioni. Le indagini delle Fiamme gialle di Suzzara hanno permesso anche di scoprire il modus operandi dei due truffatori: usavano documenti falsi e sfruttando l’anonimato offerto dal "deep web" (quella parte del web in cui, tra le altre cose, proliferano traffici illeciti), reperivano account per aprire conti correnti online, che utilizzavano poi per ricevere i pagamenti da parte degli ignari acquirenti. I clienti venivano attirati da prodotti offerti a prezzi scontati, che però dopo l'acquisto e il pagamento non venivano più consegnati.

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