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Truffa ai danni dello Stato: arrestato l’amministratore delegato della società Eolo

Luca Spada, amministratore delegato della società Eolo, è stato arrestato dalla guardia di finanza e si trova ai domiciliari. Stando alle indagini della procura di Busto Arsizio, l’internet service provider che opera in tutta Italia offrendo internet ultraveloce in modalità wireless avrebbe utilizzato per i propri servizi delle frequenze non ancora assegnate dal ministero dello Sviluppo economico, realizzando guadagni illeciti per 3,5 milioni di euro. L’azienda ha appreso “con stupore” dell’arresto del suo rappresentante: “Vicenda già chiarita”.
A cura di Francesco Loiacono
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La sede della società Eolo
La sede della società Eolo

L'amministratore delegato della società Eolo, Luca Spada, è stato arrestato dalla guardia di finanza e si trova ai domiciliari. È accusato di truffa pluriaggravata ai danni dello Stato, furto di radiofrequenze non autorizzate pluriaggravato e turbata libertà dell'esercizio di un'industria o di un commercio. Eolo è un internet service provider con sede a Busto Arsizio (Varese) che opera in tutta Italia: offre connessioni ultraveloci a internet tramite tecnologia wireless. Al momento, secondo la società, sono oltre 300mila i clienti, tra famiglie e imprese: i comuni coperti sono 5900 comuni in 14 regioni del Nord e Centro Italia.

Secondo le Fiamme gialle la società avrebbe utilizzato per offrire i propri servizi delle frequenze non ancora assegnate dal competente ministero dello Sviluppo economico, realizzando in questa maniera un guadagno illecito stimato in 3,5 milioni di euro. Tale somma è stata sequestrata da parte della guardia di finanza sui conti della società. Oltre a Luca Spada risultano indagati nell'ambito della stessa vicenda cinque manager della società e la stessa azienda. In una nota la società di Busto Arsizio afferma di aver appreso dell'arresto del proprio amministratore delegato "con stupore", in quanto la vicenda al centro dell'inchiesta sarebbe stata già "chiarita due anni fa presso le sedi competenti". La società ha anche tranquillizzato i propri clienti, spiegando che l'attività aziendale non sarà influenzato dall'indagine della magistratura. A coordinare l'inchiesta è la procura della Repubblica di Busto Arsizio.

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