Troppo smog, Milano soffoca: nel 2015 limiti superati già 24 volte

Milano e la Lombardia soffocano oppressi da troppo smog. Lo denuncia Legambiente, che ha reso noti alcuni dati che riguardano la qualità dell'aria della regione. A Milano, mercoledì, la centralina di monitoraggio di via Pascal ha registrato 118 microgrammi per metro cubo di pm10, il particolato che viene rilasciato dai motori a scoppio ma anche dagli impianti di riscaldamento. Era dal 31 ottobre scorso che non si sfioravano livelli simili. E la situazione, in assenza di piogge, potrebbe pure peggiorare nei prossimi giorni.
Nel resto della regione non va meglio. In particolare in Pianura Padana, considerata una delle aree più inquinate d'Europa, dove i valori sono oltre il doppio del limite consentito per legge fissato a 50 microgrammi per metro cubo, con sforamenti anche per il micidiale biossido di azoto. "Senza pioggia – precisa una nota di Legambiente – dunque il destino della nostra regione è quello di vivere soffocati da una cappa di smog generato in primo luogo dalle troppe auto". Con lo sforamento registrato mercoledì sono già 24 i giorni di superamento del Pm10 nel 2015. Quasi il doppio rispetto allo scorso anno, anche grazie a condizioni meteo favorevoli alla dispersione dello smog: aveva piovuto molto. Quest'anno, però, la pioggia scarseggia e la Lombardia torna a fare i conti con uno dei suoi peggiori demoni. Con un rischio ulteriore: quello di bruciarsi il bonus di giorni di sforamento – fissati dall'Europa in 35 – già entro la fine di febbraio, con la possibilità concreta di dover pagare sanzioni.
La ricetta di Legambiente: un milione di auto in meno
"La regione Lombardia è la più motorizzata d'Europa – dichiara Damiano Di Simine, presidente Legambiente Lombardia – e lo smog è inevitabile finché non si metteranno in campo politiche di riduzione della motorizzazione privata. Questo significa prima di tutto sviluppare e rendere efficiente ed affidabile il sistema del trasporto pubblico locale: è questa l'unica vera politica antismog". Ma per il presidente Di Simine la vera ricetta è un'altra: "L'obiettivo che proponiamo per la Lombardia è semplice: un milione di auto in meno entro il 2020".