Trenord, i lavoratori denunciano: “Da tre anni niente prove antincendio per macchinisti e capitreno”
"Negli ultimi tre anni, quasi la totalità dei macchinisti e capitreno ci informano di non aver sostenuto alcuna prova pratica rispetto al corso antincendio previsto dal Documento di valutazione dei rischi aziendale". È la grave denuncia contenuta in un documento presentato alla direzione operativa di Trenord dai Rappresentati dei lavoratori per la sicurezza. Una comunicazione inviata il 23 novembre, all'indomani del principio di incendio sul treno 10468 sulla tratta Cremona–Treviglio, in cui vengono chiesti chiarimenti sulla formazione dei lavoratori a bordo dei convogli in caso di incendio.
Trenord, la denuncia: Prove pratiche antincendio non sostenute da anni
Nella comunicazione, che Fanpage.it ha potuto visionare, i rappresentanti dei lavoratori chiedono all'azienda "di sapere quando è stato effettuato l’ultimo corso antincendio agli agenti presenti a bordo di quel treno", sottolineando che ai macchinisti e ai capotreno di Trenord "non risulta essere stata rilasciata alcuna documentazione in merito alla sua designazione, da parte del datore di lavoro, quale addetto antincendio a bordo treno". Gli autori della comunicazione chiedono anche "il report aggiornato dei macchinisti e capitreno che durante l’anno 2019 hanno frequentato l’aggiornamento per ‘addetti antincendio rischio medio' e quanti lavoratori dovranno effettuare tale corso durante l’anno 2020". Una riunione con i rappresentanti dei lavoratori, secondo quanto riferito dagli stessi Rls, è in programma nei prossimi giorni.
I sindacati: Se succede qualcosa il lavoratore è responsabile, c'è preoccupazione
"Dopo la prima abilitazione antincendio per gli addetti, bisognerebbe rifare la prova pratica ogni tre anni. Da più lavoratori siamo stati informati che questo non è avvenuto. Ci hanno riferito di aver sostenuto le prove diversi anni fa", spiega Luca Beccalli, segretario aggiunto di Orsa Ferrovie. "Vogliamo sapere se i colleghi a bordo del treno in cui è avvenuto il principio di incendio erano stati formati e soprattutto quando", prosegue il sindacalista. "Se succede qualcosa a bordo treno, ci si affida alla memoria per sapere come operare. Ma c'è sempre un po' di preoccupazione perché, in caso di problemi, sei tu il diretto responsabile – conclude -. Quindi diventa anche uno stress psicologico".
"Sarebbe gravissimo se venisse confermato quanto emerso e denunciato dai lavoratori", ha commentato Nicola Di Marco, consigliere regionale M5S Lombardia, che ha depositato un’interrogazione urgente per chiedere chiarimenti all’assessore a Infrastrutture e trasporti Terzi. "Il sistema di trasporti lombardo fa acqua da tutte le parti. È ora di dire basta, ripartendo dalle ottime professionalità presenti nell’azienda e garantendo la massima sicurezza del personale. Non vogliamo che succedano altri guasti ed il personale non sia pronto".
La nota di Trenord
"In merito alla prevenzione e alla gestione antincendio, Trenord adempie regolarmente quanto previsto dalla normativa in materia. All’ingresso in azienda, il personale di bordo – macchinisti e capitreno – segue il corso antincendio per aziende a rischio medio. Nel 2019 a tale corso sono stati sottoposti 160 dipendenti, tra capitreno e macchinisti; anche la formazione di tutti i capitreno e macchinisti che saranno assunti nel 2020 sarà comprensiva di tale corso. La normativa prevede che la redazione di Piani di Emergenza Interni e i relativi momenti di formazione e aggiornamento avvenga nel caso di luoghi di lavoro occupati da 10 o più dipendenti. Tale normativa si applica anche a bordo treno, in Trenord e in tutte le altre aziende di trasporto ferroviario. Per luoghi di lavoro Trenord con 10 o più dipendenti – per esempio uffici, depositi, officine – vengono redatti Piani di Emergenza Interni e designati addetti incaricati, sottoposti a formazione e aggiornamento come previsto dalla normativa".