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Frecciarossa deragliato a Lodi

Treno deragliato, Astom: “Attuatore controllato e approvato, installazione a carico di Rfi”

“L’installazione e la manutenzione degli scambi viene effettuata dal cliente finale”. È quanto si legge in una nota di Alstom, la società che ha prodotto una parte dello scambio che potrebbe aver causato l’incidente del Frecciarossa deragliato il 6 febbraio a Ospedaletto Lodigiano. L’attuatore dello scambio su cui si concentrano le indagini “fa parte di un lotto che è stato soggetto ad un accurato processo di controllo di fabbricazione e di qualità approvato da Rfi e opportunamente seguito e documentato”.
A cura di Simone Gorla
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Il treno deragliato a Lodi
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Il lotto di cui faceva parte l’attuatore installato sul deviatoio sulla linea dell'alta velocità dove è deragliato il treno Frecciarossa 9595 la mattina di giovedì 6 febbraio "fa parte di un lotto che è stato soggetto ad un accurato processo di controllo di fabbricazione e di qualità approvato da Rfi e opportunamente seguito e documentato". È quanto comunica Alstom, la società che ha prodotto una parte dello scambio che potrebbe aver causato l'incidente, in una nota con cui per la prima volta si esprime sull'indagine in corso da parte della Procura di Lodi, che vede indagato anche l'amministratore delegato di Alstom Ferroviaria Michele Viale, che si è aggiunto ai cinque addetti alla manutenzione già iscritti con l'ipotesi di reati colposi e a Rete Ferroviaria Italiana, indagata per responsabilità amministrativa.

Frecciarossa deragliato, la risposta di Alstom: Attuatore controllato e approvato da Rfi

"Il nostro primo pensiero va alle vittime e alle loro famiglie", si legge nel comunicato di Alstom, che sottolinea che "ci siamo messi immediatamente a disposizione delle Autorità competenti per facilitare le indagini in corso e comprendere quanto realmente accaduto". L'attuatore finito al centro delle indagini sull'incidente – che ha provocato la morte dei macchinisti Giuseppe Cicciù e Mario Dicuonzo – è un componente dello scambio ferroviario che "fa parte di un lotto che è stato soggetto ad un accurato processo di controllo di fabbricazione e di qualità approvato da Rfi e opportunamente seguito e documentato. Ogni prodotto Alstom, infatti, è il frutto di un lavoro in ricerca e sviluppo, dell'utilizzo di tecnologie produttive avanzate e di scrupolosi processi di controllo certificati ISO 9001, sottoposti alla validazione dei committenti".

La nota della società: Installazione e manutenzione a carico del cliente finale

"In questo modo – prosegue la nota – Alstom garantisce la visibilità delle attività di dettaglio e la loro condivisione, per fornire un prodotto sicuro e affidabile". Inoltre, "l'installazione e la manutenzione degli scambi viene effettuata dal cliente finale. Il lotto comprendente l'attuatore oggetto di indagine era composto da 11 attuatori, 5 dei quali ancora in magazzino e altri 5 già da tempo operativi e funzionanti. Al momento non abbiamo ancora potuto visionare il componente oggetto d'indagine, che è nella disponibilità esclusiva della autorità giudiziaria e pertanto non possiamo commentare".

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