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Frecciarossa deragliato a Lodi

Treno deragliato a Lodi, indagata anche Rfi per la legge 231 sulla responsabilità delle aziende

Anche Rfi è stata iscritta nel registro degli indagati dell’inchiesta per disastro ferroviario e omicidio colposo plurimo aperta dalla procura di Lodi in merito al deragliamento del treno Frecciarossa avvenuto il 6 febbraio: si tratta di un atto dovuto in base alla legge 231 sulla responsabilità delle aziende.
A cura di Chiara Ammendola
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La Procura di Lodi ha iscritto nel registro degli indagati la società Rfi, Rete Ferroviaria Italiana, nell'ambito dell'inchiesta sul deragliamento del treno Frecciarossa avvenuto vicino a Lodi giovedì 6 febbraio: l'accusa è avere violato la legge 231 del 2001 sulla responsabilità delle società per i reati commessi dai dipendenti. Si tratta di un atto dovuto per permettere alla società di partecipare agli atti tecnici di indagine e nominare consulenti e periti di parte.

Nel registro degli indagati dell'inchiesta per disastro ferroviario, omicidio colposo plurimo e lesioni plurime, sono stati già iscritti cinque dipendenti di Rfi, un caposquadra e quattro operai: si tratta del team che la notte precedente il disastro ferroviario ha lavorato sullo scambio considerato il punto zero dell'incidente, quello che avrebbe provocato il deragliamento del treno e la successiva morte dei due macchinisti oltre al ferimento di 31 persone.

Nominati gli stessi periti scelti per il disastro di Pioltello

Proprio quest'oggi la stessa procura ha incaricato i periti per svolgere gli "accertamenti tecnici irripetibili" sul luogo dove è avvenuto il deragliamento del Frecciarossa 1000, si tratta degli ingegneri Roberto Lucani e Fabrizio D'Errico, gli stessi periti incaricati al tempo dalla Procura di Milano per il disastro di Pioltello, avvenuto il 25 gennaio del 2018. Al termine dei rilievi dovranno redigere una relazione sulla dinamica del deragliamento del treno. "L'attività dei consulenti sul campo inizieranno non appena possibile e comunque entro e non oltre 48 ore, di modo da potere, all'esito, valutare favorevolmente la richiesta di dissequestro dell'area – si legge in una nota – gli interessati hanno nominato propri consulenti di parte che potranno seguire le operazioni, come previsto dalla legge". Intanto proseguono le indagini degli investigatori per tentare di acquisire le documentazioni relativi ai lavori di manutenzione effettuati dagli operai, mentre nelle prossime ore dovrebbero essere ascoltate altre persone "informate sui fatti" che potrebbero fornire indicazioni utili allo sviluppo delle indagini.

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