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Tragedia sul lavoro a Madignano (Cremona): operaio cade dal tetto di un capannone e muore

Un operaio di 45 anni è morto questa mattina a Madignano, in provincia di Cremona. La vittima è caduta dal tetto di un capannone industriale, morendo sul colpo. Sull’episodio indagano i carabinieri della compagnia di Crema: è il secondo incidente mortale sul lavoro in tre giorni nella provincia di Cremona, mentre in Lombardia i morti sul lavoro sono oltre 80 dall’inizio dell’anno.
A cura di Francesco Loiacono
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Ancora un morto sul lavoro in Lombardia. Un uomo di 45 anni è deceduto questa mattina a Madignano, in provincia di Cremona, dopo essere precipitato dal tetto di un capannone industriale. L'incidente è avvenuto attorno alle 9 in un'azienda che si trova in via Oriolo. Sul posto sono intervenute un'ambulanza e un'automedica del 118: purtroppo però i soccorritori non hanno potuto fare altro che constatare il decesso dell'operaio, di cui non sono state ancora rese note le generalità. Sull'ennesimo infortunio mortale sul lavoro in Lombardia indagano i carabinieri della compagnia di Crema che hanno effettuato un sopralluogo nella ditta in cui si è verificato l'incidente assieme agli ispettori dell'Agenzia per la tutela della salute Val Padana.

È il secondo incidente mortale in tre giorni in provincia di Cremona

Si tratta del secondo incidente mortale in tre giorni nella provincia di Cremona: lunedì Enrico Ripamonti, 68enne giardiniere in pensione, era deceduto in un campo agricolo a Rivolta d'Adda dopo essere stato colpito da un tubo del suo trattore, esploso per cause da accertare. Il consigliere regionale cremasco del Pd Matteo Piloni dopo la tragedia di Rivolta d'Adda era intervenuto per denunciare l'emergenza delle cosiddette "morti bianche" in Lombardia: "Dall'inizio dell'anno i morti sul lavoro sono più di 85, un numero che ha già superato i dati del 2018". Si tratta di un bilancio che varia a seconda che si considerino o meno anche i morti "in itinere", ossia chi perde la vita mentre raggiunge o ritorna dal luogo di lavoro: al di là degli scostamenti, dietro i freddi numeri ci sono drammi famigliari: "Il luogo di lavoro dovrebbe essere un luogo di realizzazione sociale ed economica e invece sempre più spesso si sta trasformando in un luogo di morte – aveva scritto in una nota Piloni – Questo non è accettabile. Il tema della sicurezza sul lavoro deve essere messo ai primi posti dell’agenda politica di regione Lombardia che, invece, è completamente immobile".

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