Strage di Como, parla la vicina: “Temeva gli portassero via i bambini”
A Como un uomo di nazionalità marocchina di 49 anni ha appiccato il fuoco nel suo appartamento e poi si è ucciso. Con lui vivevano quattro bambine tra i 3 e i 12 anni. Tre di loro sono morte in ospedale, la quarta è ricoverata in gravissime condizioni. In casa non c'era la mamma delle bimbe, ricoverata in una struttura sanitaria di Como per problemi psichiatrici. Da tempo la famiglia era seguita dagli assistenti sociali. L'incendio è scoppiato questa mattina in una palazzina di San Fermo della Battaglia.
La vicina: "Aveva paura che gli portassero via i figli"
"Io ogni tanto venivo qua ad aiutarli quando avevano bisogno di acqua, perché la loro macchina era ferma e senza assicurazione, non potevano andare a fare la spesa da nessuna parte", racconta una conoscente e vicina di casa. "Lui non voleva che i bambini venissero portati via dall'assistente sociale. Non aveva la possibilità di mantenerli e quindi aveva paura qualcuno avesse potuto portarglieli via", ha raccontato ancora alle telecamere di Fanpage.it. "Il papà delle bimbe era disoccupato, aveva perso il lavoro da poco. Non avendo qualcuno con far stare le sue figlie. lui s'è sacrificato ed è stato in casa con loro. La mamma, infatti, era ricoverata in ospedale, malata. I bambini non riuscivano ad andare più a scuola, il papà non riusciva neanche a pagare il bus per mandarli alle elementari a Como. Gli assistenti sociali gli dissero che doveva pagare la mensa. Conosco questa famiglia perché i suoi figli andavano con mia figlia all'asilo.
