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Milano, donna si getta dal grattacielo della Regione Lombardia

Una donna di 41 anni è morta sul colpo dopo essere precipitata dal settimo piano di Palazzo Lombardia, il grattacielo che ospita la giunta regionale della Lombardia. Si tratterebbe di un suicidio: la quarantunenne, poi identificata come una dipendente della Regione, ha lasciato un biglietto in cui spiega i motivi del definitivo gesto.
A cura di Francesco Loiacono
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Il grattacielo della Regione Lombardia
Il grattacielo della Regione Lombardia

Un pauroso salto nel vuoto, la caduta da decine di metri di altezza e poi lo schianto al suolo. Sono le istantanee che raccontano la tragedia avvenuta questa mattina a Milano, al palazzo della Regione Lombardia in piazza città di Lombardia. Una donna di 41 anni è morta sul colpo dopo essersi lanciata nel vuoto dal settimo piano del palazzo, che ospita la giunta regionale, l'ufficio relazioni col pubblico e alcune sale espositive. La vittima sarebbe proprio una dipendente della Regione. La tragedia è avvenuta alcuni minuti prima delle 8.30, come riferisce l'Azienda regionale emergenza urgenza, quando le attività nella sede regionale stavano iniziando. Il corpo della 41enne giaceva, ormai senza vita, su via Algarotti, una delle strade che circondano Palazzo Lombardia. Sul posto sono intervenute un'ambulanza e un'automedica, i cui equipaggi però non hanno potuto fare altro che constatare il decesso della 41enne.

Si è trattato di un suicidio

Sul luogo della tragedia sono intervenuti, per far luce sull'accaduto, anche i poliziotti della questura e gli agenti della polizia locale. Non sembrano però esserci molti dubbi in merito: si sarebbe trattato di un gesto volontario e dunque la 41enne si sarebbe suicidata. A confermare la tesi del suicidio il fatto che la donna abbia lasciato un biglietto spiegando di aver compiuto il gesto per motivi strettamente personali. Non è noto quale fosse la situazione famigliare e personale della 41enne: aspetti sui quali è giusto che cali il silenzio.

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