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Tracce di sperma in auto: incubo maniaco sessuale per una famiglia di Brescia

Un medico bresciano, sposato e padre di due ragazze e un ragazzo, ha sporto denuncia contro ignoti ai carabinieri. In quattro diverse circostanze ha trovato l’auto di famiglia aperta, con volante e sedili sporchi di sperma. La sua paura è che un maniaco sessuale seriale possa aver preso di mira le donne della sua famiglia.
A cura di Francesco Loiacono
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L'incubo di un maniaco sessuale incombe su una famiglia bresciana residente in via Leopardi, una traversa di via Camozzi. In quattro diverse circostanze, secondo quanto raccontato dalla testata locale "Il Giornale di Brescia", un papà e i suoi figli hanno trovato la loro auto aperta, con sedili e volante imbrattati di una sostanza risultata essere liquido seminale. L'uomo, un medico sposato e padre di due ragazze di 20 e 27 anni e un ragazzo trentenne, ha sporto denuncia contro ignoti ai carabinieri, che hanno avviato accertamenti per incastrare il responsabile. Si tratterebbe di un maniaco seriale, dal momento che gli episodi sono avvenuti a distanza ravvicinata e secondo le stesse modalità: il primo il 4 novembre scorso, quindi l'8, il 28 gennaio e il 3 febbraio. Un quinto caso, inoltre, si sarebbe verificato negli ultimi giorni, anche se in questo caso l'auto apparteneva a un altro residente della stessa zona di Brescia.

L'auto di famiglia era aperta, ma non forzata

Nelle quattro circostanze in cui il maniaco ha colpito l'auto della famiglia del medico, sporcandola con lo sperma, la vettura risultava sempre aperta, ma non forzata. Il responsabile degli atti osceni, quindi, sarebbe riuscito in qualche modo a clonare il telecomando d'apertura dell'auto, potendola così aprire senza alcuna difficoltà. Il medico è comprensibilmente allarmato: teme che qualcuno possa aver preso di mira le donne della sua famiglia, anche se ha riferito di non aver mai ricevuto minacce. Le sue figlie, inoltre, non si sono mai accorte di essere state seguite né sono mai state importunate da strani personaggi, che potrebbero essere resi responsabili di un tale gesto. L'uomo ha già spiegato ai carabinieri che installerà delle telecamere per cercare di dissuadere il responsabile dal reiterare il suo comportamento: chissà che non basti il fatto che sul caso si siano accesi i riflettori anche dei mezzi di informazione per farlo smettere.

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