Tifoso morto, oggi gli interrogatori dei tre ultras interisti arrestati per gli scontri
Saranno ascoltati oggi dal gip Guido Salvini, nell'ambito dell'interrogatorio per la convalida dell'arresto o meno, i tre ultras dell'Inter arrestati a seguito degli incidenti avvenuti prima della partita con il Napoli a San Siro nei dintorni dello stadio. Il pubblico ministero ha chiesto che i tifosi rimangano in cella in attesa di giudizio. Si tratta di Luca Da Ros e Simone Tira, entrambi di 21 anni, e del 31enne Francesco Baj. Devono rispondere del reato di rissa aggravata e sono assistiti dai legali Mirko Perlino e Antonio Radaelli che, da quanto si apprende, chiederanno la scarcerazione dei tre tifosi.
Continuano intanto le indagini per appurare la dinamica in cui ha perso la vita il capo ultras del Varese, Daniele Belardinelli, travolto e ucciso da un suv durante gli incidenti avvenuti a circa due chilometri dallo stadio. Ancora non è stato identificato il mezzo e il conducente che lo ho investito. Il 35enne, due Daspo alle spalle e legato al mondo dell'estrema destra, lascia una moglie e due figli.
Al vaglio anche la dinamica degli scontri tra opposte tifoserie, mentre il mondo del pallone e la politica si interroga sui provvedimenti da adottare perché eventi del genere non accadano mai più. Ieri il ministro dell'Interno Matteo Salvini ha spiegato di non ritenere utile la chiusura delle curve e ha ribadito di voler convocare al Viminale un tavolo di confronto con le rappresentanze di tutto il mondo del pallone, dalle società ai tifosi. . Il provvedimento di chiusura della curva dell'Inter fino al 31 marzo è stato preso dal questore di Milano, che ha anche vietato le trasferte ai tifosi neroazzurri fino alla fine del campionato. Non ci sarà però nessuno stop al calendario, come chiesto da più parti.