Tifoso morto negli scontri prima di Inter-Napoli: caccia al suv che lo ha investito
Non è ancora chiaro chi fosse alla guida del suv che ieri sera ha travolto e ucciso Daniele Belardinelli, ultras dell'Inter originario di Varese morto nella notte all'ospedale San Carlo di Milano. Di certo la vittima, un 35enne che già in passato era stato destinatario di Daspo, è rimasta coinvolta nei violenti scontri che hanno caratterizzato il pre-partita di Inter-Napoli. Stando a quanto ricostruito dal questore di Milano Marcello Cardona attorno alle 19 una colonna di pulmini che trasportava tifosi napoletani è stata attaccata da un centinaio di ultras dell'Inter e di alcune tifoserie gemellate, come quelle di Varese e Nizza. Si è trattato di un vero e proprio agguato, avvenuto in via Novara, all'angolo con via Fratelli Zoia: i tifosi nerazzurri hanno colpito un pulmino dei napoletani con spranghe e bastoni, la colonna si è fermata e ci sono stati momenti di panico e caos, con quattro supporter azzurri, tutti di Napoli, rimasti feriti: il 43enne Giovanni Stabile, ferito all'addome, il 39enne Angelo Iazzetta, ferito al braccio, il 37enne Angelo Simone e il 40enne Luigi Corrente.
Non si tratterebbe di un suv di tifosi napoletani
In questi istanti di caos un suv, a quanto pare proveniente dalla corsia opposta a quella su cui viaggiavano i mezzi dei tifosi napoletani, avrebbe investito il 35enne. L'ultras nerazzurro è stato soccorso dagli stessi tifosi del Napoli: poi alcuni supporter dell'Inter lo hanno trasportato in macchina al vicino ospedale San Carlo, dove nonostante un'operazione di urgenza il 35enne è morto. Adesso si cerca la persona alla guida del suv che ha travolto il 35enne: secondo il questore non si tratterebbe dunque di un supporter azzurro e il conducente potrebbe anche non essersi accorto dell'incidente. Al momento si conosce solo il colore della vettura: nero.
Il questore: Agguato premeditato
"Erano incappucciati, vestiti di scuro. Un agguato vero e proprio, c'era una premeditazione molto forte". Queste le parole del questore di Milano Marcello Cardona sugli scontri prima del match tra Inter e Napoli, costati la vita all'ultras Belardinelli: "Non è concepibile minimamente che succedano queste cose", ha poi detto Cardona, che ha spiegato di aver sentito il capo della polizia Gabrielli, anche lui "indignatissimo": "Siamo tutti addolorati per questa morte ingiusta, al di là del colore, richiederemo dei provvedimenti unici e rigorosi affinché siano da monito a tutti".