Tifoso morto a Milano: arrestato il capo ultras della curva dell’Inter
Ci sono altri arresti per gli scontri tra ultras prima della partita tra Inter e Napoli, costati la vita al 39enne Daniele Belardinelli. Una delle persone arrestate è Nino Ciccarelli, uno degli storici capi della curva nerazzurra e fondatore dei Viking. La nuova ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal giudice per le indagini preliminari Guido Salvini. Stando a quanto trapela anche un altro ultrà sarebbe stato arrestato: si tratterebbe di un supporter del Varese, tifoseria gemellata con quella dell'Inter.
Ciccarelli era già nell'elenco degli indagati
Nell'indagine sulla morte di Belardinelli, 39enne ultras varesino che stava partecipando agli scontri nei pressi dello stadio di San Siro ed è stato investito da una o più auto, sono trenta gli ultras nerazzurri e napoletani indagati dalla procura di Milano per omicidio volontario e rissa aggravata: tra questi figurava già il nome di Ciccarelli, per il quale evidentemente il giudice Salvini ha adesso ritenuto necessario l'arresto. Con i nuovi provvedimenti salgono a sei gli ultrà di Inter e Varese arrestati per gli scontri di Santo Stefano: uno di questi, Luca Da Ros, aveva collaborato con gli inquirenti ottenendo i domiciliari. Resta invece in carcere Marco Piovella, noto come "Il rosso" e uno dei capi di un altro gruppo ultrà nerazzurro, i Boys. I nuovi arresti arrivano in una giornata importante sul fronte dell'inchiesta: oggi infatti è iniziata l'autopsia sulla salma di Belardinelli, affidata all'anatomopatologa Cristina Catteneo e al suo Labanof (Laboratorio di antropologia e odontologia forense). La procura ha inoltre ordinato altri esami per far luce su quanto avvenuto lo scorso 26 dicembre in via Novara, vicino allo stadio Meazza: accertamenti genetici e tossicologici e anche un esame cinematico che dovrà chiarire la dinamica dell'investimento e spiegare se a travolgere Belardinelli siano state due vetture o solo una.