Test sierologici, Gallera risponde a Sala: “Sollevi polemiche perché hai poco da dire”
In Lombardia "abbiamo scelto la strada di comunicare i dati e le azioni che compivamo. Noto che tu invece indugi più volte in domande retoriche e strumentali, in richieste alla Regione e in polemiche con me e la Regione. Forse sono poche le cose che hai da raccontate su ciò che stai facendo per i milanesi". È dura la risposta dell'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, al video di accusa del sindaco di Milano Beppe Sala che ha chiesto "chiarezza sui test sierologici".
In particolare Gallera accusa Sala di aver "copiato" il modello di comunicazione della Regione: "Anche tu da qualche settimana organizzi un momento di comunicazione sulla base del modello inaugurato dalla Regione Lombardia per parlare direttamente con i lombardi raccontando ciò che stavamo facendo e l'evoluazione della diffusione del virus. Anche tu hai ritenuto di copiare il nostro modo di comunicare efficace". Il fatto che l'attacco di Sala sia giunto tramite social non è andato giù all'assessore che ha detto: "Se ritenevi potevi chiamarmi, il mio numero di telefono ce l'hai. E nei momenti più difficili io ti ho chiamato più volte. Ma tu ritieni che il modo più corretto sia quello di utilizzare i social, e dunque usiamo i social".
Nel quotidiano videomessaggio rivolti ai suoi concittadini il sindaco di Milano Beppe Sala ha attaccato la giunta regionale che ieri ha approvato una delibera che apre ai test sierologici svolti in ambulatori privati a pagamento: "L'assessore Gallera ha detto che se li pagano loro 63 euro a testa e se ne prendono la responsabilità. È un po' bizzarro pensando alle parole dello stesso assessore che qualche giorno fa diceva ‘invito tutti a non farli, li ritengo inutili'. Se però li fanno i privati possono essere utili? Chissà…". In base alla nuova disposizione solo le collettività (imprese o enti) potranno attivare gli screening per la ricerca degli anticorpi per il nuovo coronavirus nel sangue. Anche i tamponi per chi è positivo saranno a carico dei privati, con prezzo fissato a 62,89 euro.