Ancora due falsi allarmi bomba a Milano: al consolato Usa e alla clinica Mangiagalli
Mitomani e falsi allarmi. Dopo la segnalazione dell'Fbi – un allarme generico, come ha precisato il sindaco Giuliano Pisapia -, Milano si ritrova purtroppo preda da un lato della paura di quanti continuano a vedere in innocue valigie o pacchi abbandonati una possibile bomba, dall'altro di mitomani che approfittano della situazione di tensione per dare sfogo alle loro pericolose manie. Dopo gli allarmi degli scorsi giorni, con un pacco sospetto su un autobus fermo a Cusano Milanino e una valigia abbandonata nella stazione della metro 3 in Duomo, anche venerdì mattina si segnalano già due falsi allarmi.
Gli allarmi al consolato Usa e alla clinica Mangiagalli
Il primo è scattato intorno alle 8 davanti al consolato Usa, in zona Moscova. Ad avvisare le forze dell'ordine sono stati i militari davanti alla sede diplomatica, che hanno notato la presenza di un pacco sospetto di fronte all'edificio. È stato necessario, come da prassi, l'intervento degli artificieri, per svelare che il pacco sospetto connette in realtà del tonno in scatola, destinato a qualche mensa della zona. Il secondo allarme è scattato alla clinica Mangiagalli, dove una telefonata ha rivelato la presenza di un uomo imbottito di esplosivo nei pressi dell'ospedale. Si trattava della segnalazione di un mitomane: un controllo della polizia ha permesso di capire che non c'era alcuna persona sospetta nel luogo indicato.
Nonostante tutte le rassicurazioni e il rafforzamento delle misure di sicurezza (con l'incremento di forze dell'ordine e militari per le strade della città, in particolare al Duomo e alla Scala), l'allarmismo di questi ultimi giorni in città sembra purtroppo essere un dato di fatto.