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Milano, allarme Fbi fa scattare livello di sicurezza: 250 militari in più per un mese

Il rischio di attentati terroristici in Italia c’è, è vero e concreto. A confermarlo anche l’Fbi che, accanto ai luoghi simbolo della cristianità cattolica a Roma, mette tra i possibili obiettivi preferenziali di un attacco jihadista il Duomo e la Scala di Milano. La risposta delle istituzioni: 250 militari in più nel capoluogo lombardo.
A cura di Va.Re.
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Dopo la segnalazione da parte dell'Fbi di potenziali attacchi terroristici a due obiettivi sensibili di Milano, il Duomo e il Teatro alla Scala, arriva la risposta da parte delle autorità. Si tratta di 250 agenti delle forze dell'ordine e militari che, per un mese circa, pattuglieranno le strade e i luoghi sensibili del capoluogo lombardo in aggiunta alle risorse già impiegate. La misura è stata annunciata nel corso del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica in prefettura, e sono già visibili gli effetti: militari presidiano il Duomo e la Scala, dove il 7 dicembre è attesa la Prima: "Qualcuno dice di rinviare la prima della Scala di Milano. Assolutamente no. Bisogna farla", ha specificato il governatore della Lombardia Roberto Maroni, che ha poi confermato che vi parteciperà: "Non voglio che sia una prima blindata. Lunedì ci sarà il Cda della Scala, chiederò che sia una prima normale, come tutti gli anni".

Pisapia: "Milano è una città in sicurezza"

Agli ingressi del Duomo sono comparsi i metal detector portatili, con i quali i visitatori vengono controllati. Militari presenti e ben visibili anche nelle vie del centro, interessate dal primo shopping natalizio. A cercare di tranquillizzare la città ci ha pensato il sindaco Giuliano Pisapia: "Milano è una città in sicurezza", ha detto al Tg3, ricordando anche che l'allarme dell'Fbi è piuttosto generico ma che comunque "sugli allarmi ci sono le verifiche necessarie e sicuramente un’attenzione particolare: quello che è necessario fare e che si deve fare lo stiamo facendo".

L'allarme dell'Fbi

Il rischio di attentati terroristici in Italia c'è, è vero e concreto. A confermarlo anche l'Fbi che, accanto ai luoghi simbolo della cristianità cattolica a Roma, mette tra i possibili obiettivi preferenziali di un attacco jihadista il Duomo e la Scala di Milano. Accanto all'allarme per gli obiettivi simbolo della città, le forze di sicurezza statunitensi hanno indicato alla nostra intelligence i nomi di cinque persone, potenzialmente pericolose, e che potrebbero trovarsi nel nostro paese.

Intanto è stata fissata a Milano la data per la fissazione del giudizio per Maria Giulia Sergio, "Fatima", la foreign fighter italiana su cui pende un'accusa per terrorismo. Secondo quanto scrivono i pm Maurizio Romanelli e Paolo Pirotta la donna sarebbe "disponibile all'esecuzione di qualsiasi azione richiesta dall'organizzazione", compreso "il martirio". L'inchiesta vede coinvolta anche la famiglia di Fatima e altre otto persone, tutte ritenute responsabili di aver aiutato la ragazza e altri foreign fighters o di volersi recare in Siria a combattere.

Granelli: "Raddoppiata la videosorveglianza"

Sul tema della sicurezza è arrivata anche la nota dell'assessore Marco Granelli: "Expo è stata una palestra importante e oggi possiamo contare su tre elementi fondamentali per garantirla: la sinergia, la preparazione e la tecnologia. In questi giorni – continua Granelli – abbiamo potenziato la videosorveglianza. Alle Centrale di controllo delle telecamere di via Beccaria si aggiunge la sala di via Drago (che è servita per l'Expo) per raddoppiare i punti controllati dagli agenti di Polizia locale e, in diretta, da tutte le Forze dell’Ordine. Inoltre un ufficiale di Polizia locale è sempre presente nella Centrale della Questura, come accade solitamente in occasione di grandi eventi, al fine di velocizzare il passaggio di informazioni e l’operatività per tutte le eventuali emergenze".

"Rispetto al semestre Expo – ha detto poi Granelli – in questi giorni, è stata ulteriormente rafforzata la presenza di agenti, Polizia di Stato, Carabinieri e Polizia locale, lungo tutta la rete del trasporto pubblico milanese sia di superficie che metropolitana. In particolare la Polizia locale, in supporto alle Forze dell’Ordine, si concentra su antiabusivismo e reati predatori". L'assessore ha poi affermato che, grazie a un emendamento condiviso dal Consiglio comunale, saranno stanziati 1.850.000 euro in più per la sicurezza che verranno allocati per mettere 400 agenti in più di Polizia locale al mese, più poliziotti in strada e in progetti antidegrado e di coesione sociale.

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