Terrorismo: chiesti 9 anni di carcere per Fatima, la prima foreign fighter italiana

Nove anni di carcere per Fatima, alias Maria Giulia Sergio. È la richiesta di condanna presentata oggi dai pubblici ministeri che indagano su colei che è considerata la prima foreign fighter italiana e che si troverebbe attualmente in Siria per combattere tra le fila dello Stato islamico. La stessa pena è stata chiesta per il marito della donna, l'albanese Aldo Kobuzi, che sarebbe con la moglie in Medio Oriente, e per la donna di origine canadese Haik Bushra, che secondo gli inquirenti avrebbe avuto un ruolo fondamentale nell'indottrinamento di Fatima e altre fondamentaliste islamiche.

Le altre richieste di condanna avanzate dai pm Maurizio Romanelli (ex capo del pool antiterrorismo della procura di Milano, ora passato alla Direzione distrettuale antimafia) e Paola Pirotta riguardano la madre e la sorella di Kobuzi, Donika e Serjola Coku, per le quali sono stati chiesti 8 anni, e il padre di Fatima, Sergio Sergio. All'uomo, unico secondo i pm ad aver fatto autocritica, sono state riconosciute le attenuanti generiche: la richiesta è di 3 anni e 4 mesi di condanna.

Tutti gli imputati, per i quali le accuse sono a vario titolo di terrorismo internazionale e organizzazione di viaggio a fini di terrorismo, secondo i magistrati inquirenti hanno mostrato "piena partecipazione alla struttura associativa dello Stato, pericolosa organizzazione sovrannazionale nel momento della sua massima estensione". Il pm Romanelli nel corso della requisitoria ha sottolineato il percorso che ha portato progressivamente Fatima, che prima risiedeva a Inzago (nel Milanese) con la sua famiglia, a radicalizzarsi, prima sposando Kobuzi e poi prendendo la decisione di seguirlo in Siria per prendere parte al jihad. Decisiva la maestra indottrinatrice Haik Bushra, che avrebbe chiarito i dubbi, anche di natura pratica, della ragazza in merito al suo viaggio.

La sorella di Fatima, Marianna Sergio, è già stata condannata lo scorso febbraio a 5 anni sempre con l'accusa di terrorismo internazionale.