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Teatro alla Scala, confermato lo sciopero del 12 novembre: a rischio balletto con Bolle

La Cgil ha confermato lo sciopero di giovedì 12 novembre per chiedere nuove assunzioni tra i tecnici di palcoscenico. A rischio dunque la prima del balletto “L’histoire de Manon” con Roberto Bolle.
A cura di Francesco Loiacono
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L'étoile Roberto Bolle a Shanghai (Archivio LaPresse)
L'étoile Roberto Bolle a Shanghai (Archivio LaPresse)

L'attesa prima del balletto "L'histoire de Manon" con l'étoile Roberto Bolle, che chiuderà la stagione di balletto 2014/2015 del Teatro alla Scala, è a rischio. Sull'opera, in programma a Milano giovedì 12 novembre, grava uno sciopero indetto dalla Cgil. Il sindacato confederale ha deciso di confermare l'agitazione di otto ore, la prima di un pacchetto di 24 ore di sciopero decise per chiedere nuove assunzioni fra i tecnici di palcoscenico. E così gli spettatori che si sono già assicurati i biglietti per la prima restano di rimanere a bocca asciutta.

La Cgil chiede nuove assunzioni tra i tecnici di palcoscenico

Alla Cgil non sono bastate le recenti assunzioni fatte dalla dirigenza del Teatro alla Scala: si tratta di sei persone assunte a tempo determinato nei laboratori dell'Ansaldo, di 13 che lavoreranno in più reparti e di 25 nuovi ingressi nel corpo di ballo. "Ci risulta incomprensibile il motivo per cui solo per i tecnici di palcoscenico la direzione della Scala non intenda riconoscere le esigenze occupazionali", ha spiegato la Cgil in una nota.

Dal Teatro ci si aspetta forse un possibile passo indietro della Cgil all'ultimo minuto. Martedì alle 18 è confermato l'appuntamento con il ciclo "Prima delle Prime", che offrirà la possibilità di conoscere e approfondire il balletto "L’histoire de Manon" di Kenneth MacMillan. Ma si guarda con un po' di preoccupazione anche ai prossimi scioperi in programma, che arrivano in un momento clou per la stagione della Scala. Al momento, comunque, la Prima in programma il prossimo 7 dicembre non sembra a rischio.

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