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Tangenti Sanità, dopo l’arresto di Rizzi il Pd presenta la mozione di sfiducia a Maroni

Dopo l’arresto del presidente della commissione Sanità di Regione Lombardia Fabio Rizzi, l’opposizione presenta la mozione di sfiducia a Maroni. Il Pd Alfieri: “Situazione grave, la strada può essere solo quella delle dimissioni”. La mozione sarà votata il primo marzo.
A cura di Francesco Loiacono
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Mentre si attende che i risvolti giudiziari dell'ultimo scandalo che ha investito la Sanità della Regione Lombardia siano affrontati dalla magistratura, il caso dei 21 arresti per gli appalti dei servizi odontoiatrici determina il primo effetto "politico". Si tratta della presentazione, da parte di Pd e Patto civico, della mozione di sfiducia al governatore Roberto Maroni. Su cui, secondo i democratici, ricadono precise responsabilità politiche. A gettare un'ombra sull'intera maggioranza alla guida di Palazzo Lombardia è stato l'arresto di Fabio Rizzi, presidente della commissione Sanità al Pirellone.

Maroni scarica Rizzi, Salvini lo sospende

Rizzi, ex senatore leghista e considerato il braccio destro di Maroni, è uno dei padri della riforma della Sanità che lentamente sta entrando a regime in Lombardia. Dopo la pubblicazione di alcuni passi dell'ordinanza di custodia cautelare con cui il giudice per le indagini preliminari di Monza lo ha spedito in carcere, ieri Maroni e Salvini hanno avuto nei confronti di Rizzi un atteggiamento molto deciso e poco garantista. Il segretario leghista lo ha sospeso dal partito, mentre il governatore si è detto "incazzato" e ha di fatto scaricato il suo fedelissimo.

Alfieri (Pd): "Adesso c'è un'unica strada: Maroni si dimetta"

Una scelta che però, secondo l'opposizione dem, non basta: "La situazione in Regione Lombardia è grave e ‪Maroni‬ non può davvero pensare di cavarsela scaricando il suo braccio destro, Rizzi – ha detto il capogruppo Pd Alessandro Alfieri presentando la mozione di sfiducia -. La strada ora può essere solo quella delle dimissioni". Alfieri ha poi parlato di un "sistema Maroni" che si sarebbe sostituito un "sistema Formigoni" (l'ex governatore è imputato in un processo su altri presunti scandali nella sanità lombarda) e ha inoltre ricordato quanto disse Maroni all'indomani dell'arresto dell'ex assessore alla Sanità Mario Mantovani, avvenuto lo scorso ottobre: "Il sistema sanitario lombardo è sano, non sono state pagate tangenti. Chi continua ad associare il termine ‘Sanità lombarda" con quello di ‘tangenti' ne risponderà legalmente", aveva detto il governatore: "Ora a rispondere e a trarre definitivamente le conclusioni deve essere proprio il Presidente della Regione", ha chiosato Alfieri. Alla mozione potrebbero aggiungersi le firme del Movimento 5 stelle, che già ieri per voce del consigliere Stefano Buffagni e altri aveva chiesto le dimissioni del governatore. La sfiducia sarà votata alla prima seduta utile, che è quella del primo marzo: settimana prossima infatti il Consiglio non si riunirà.

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