Tangenti, il presidente di Confindustria Lombardia indagato per finanziamento illecito a Lara Comi
Marco Bonometti, presidente di Confindustria Lombardia, è stato iscritto nel registro degli indagati dalla procura di Milano nell'ambito della maxi inchiesta su tangenti e appalti che aveva portato la scorsa settimana a 43 arresti tra Milano e Varese. Per Bonometti l'accusa è di finanziamento illecito: stando agli inquirenti l'imprenditore avrebbe finanziato un politico, successivamente identificato come l'europarlamentare di Forza Italia Lara Comi (anche lei indagata con la stessa accusa), con una somma di circa 30mila euro. Bonometti ieri, martedì 14 maggio, era stato ascoltato come persona informata dei fatti dai pubblici ministeri della Direzione distrettuale antimafia che indagano sulle relazioni tra mondo imprenditoriale lombardo, politici e in alcuni casi anche collusioni con la criminalità organizzata. Un'inchiesta che ha scosso il mondo politico lombardo portando agli arresti, tra i tanti, dell'ex sottosegretario regionale Fabio Altitonante (che si è poi dimesso e si trova ai domiciliari) e dell'ex consigliere comunale di Milano Pietro Tatarella (anche lui si è dimesso e si trova in carcere), entrambi di Forza Italia. Dalla stessa inchiesta è nato anche un filone che lambisce l'attuale governatore lombardo Attilio Fontana, indagato per abuso d'ufficio per alcune consulenze assegnate a un suo ex socio di studio.
Chi è Marco Bonometti
L'imprenditore Marco Bonometti, 64 anni, è nato a Rezzato in provincia di Brescia, paese in cui si trova anche l'azienda di famiglia (fondata dal nonno nel 1919) di cui è presidente e amministratore delegato: la Officine meccaniche rezzatesi (Omr), attiva nel campo dell'automotive e specializzata nella realizzazioni di componenti per le auto. È stato eletto presidente di Confidustria Lombardia nel 2017.