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Tangenti Atm, spuntano i contanti: trovati 67mila euro al dirigente Bellini

La guardia di finanza di Milano durante alcune perquisizioni nell’ambito dell’inchiesta sulle presunte tangenti in Atm, l’azienda che si occupa del trasporto pubblico milanese, ha trovato diverse decine di migliaia di contanti in disponibilità a uno dei due dirigenti indagati Paolo Bellini: in casa l’uomo aveva 17mila euro mentre 50mila euro sono stai trovati in una delle società a lui riconducibili.
A cura di Chiara Ammendola
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Dopo gli arresti sono arrivate le perquisizioni e così la guardia di finanza di Milano ha sequestrato 17mila euro in contanti ritrovati in casa del dirigente Atm Paolo Bellini e altri 50mila euro rinvenuti nelle sedi di società a lui riferibili. Sono stati trovati anche 20mila euro nella disponibilità di un altro indagato. L'inchiesta è sempre quella sulle presunte tangenti e appalti truccati per i lavori della metro di Milano che martedì mattina ha portato all'arresto di 13 persone, tra le quali lo stesso Bellini e un altro funzionario Atm, l'azienda che si occupa del trasporto pubblico della città milanese.

I 50mila euro in contanti sono stati trovati dagli investigatori del Nucleo di polizia economico finanziaria della guardia di finanza di Milano negli uffici della Ivm, una delle due società, assieme alla Mad System, utilizzate da Bellini, come "socio occulto", per ottenere subappalti dalle imprese vincitrici delle gare che lui stesso avrebbe truccato fornendo informazioni privilegiate: il cosiddetto "metodo Bellini". Gli altri 20mila euro sarebbero stati trovati nella disponibilità di un indagato che lavora per la Engineering Informatica, una delle società indagate nell'inchiesta. Intanto gli investigatori ultimeranno le perquisizioni andando anche alla ricerca di conti correnti bancari e cassette di sicurezza, anche riferibili a Bellini, che in passato avrebbe avuto pure un conto in Svizzera.

La confessione sull'appalto del 2006

Bellini che ora si trova in carcere era responsabile fino a martedì degli "impianti di segnalamento e automazione" delle linee metropolitane: l'interrogatorio di convalida dell'arresto è previsto per quest'oggi alla presenza dell'avvocato dell'uomo, Massimiliano Leonetti. Dagli atti, come scrive il gip, è emersa anche la confessione del dirigente Atm di "una maxi corruzione penalmente prescritta" sull'appalto vinto da Alstom nel 2006 sui sistemi di segnalamento: "Con una valigetta, a mezzanotte e qualcosa si è incontrato con il direttore generale … alle 2 di mattina ha vinto Alstom … è andato via un milione eh".

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