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Tangenti Atm: due bottiglie di aceto balsamico per un posto di lavoro a tempo indeterminato

Dalle carte sull’inchiesta su presunte tangenti e appalti pilotati in Atm, che questa mattina ha portato a 13 arresti, emerge anche come Paolo Bellini, il manager dell’azienda di trasporti ritenuto figura centrale delle indagini, sia riuscito a far assumere due persone a tempo indeterminato nella società di proprietà del Comune di Milano. In un caso, per “sdebitarsi”, uno dei neo assunti ha consegnato al manager due bottiglie di aceto balsamico, del valore di 600 euro.
A cura di Francesco Loiacono
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Immagine di repertorio
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Due bottiglie di pregiato aceto balsamico di Modena per un posto di lavoro a tempo indeterminato all'interno di Atm. Dalle carte sull'inchiesta che questa mattina ha portato a 13 arresti, tra cui manager e dipendenti dell'azienda di trasporti di Milano, emergono anche le modalità spregiudicate con le quali Paolo Bellini, manager ritenuto al centro del presunto sistema corruttivo, è riuscito a far assumere alcune persone all'interno dell'azienda di proprietà del Comune di Milano. Due i dipendenti assunti il 4 marzo del 2019 grazie alla mediazione illecita di Bellini, entrambi come esperti in segnalamento: uno è il figlio di un altro indagato, ritenuto un sodale di Bellini nel "rapporto corruttivo". L'altro, su cui si sofferma l'ordinanza di custodia cautelare firmata dal giudice per le indagini preliminari Lorenza Pasquinelli, è un 32enne originario di Reggio Calabria, assuntore abituale di stupefacenti (che compra da un altro degli indagati nell'inchiesta) e "preso in simpatia" da Bellini.

I fogli con le risposte alla prova scritta consegnati in anticipo

Al 32enne il manager, responsabile dell’Unità amministrativa tecnica complessa sugli impianti di segnalamento e automazione delle metro 1,2,3 e 5, ha comunicato in anticipo i dettagli delle prove di selezione a cui avrebbe partecipato, gli ha consigliato cosa scrivere nel curriculum e gli ha detto anche di falsificare alcune esperienze lavorative, rassicurandolo su eventuali controlli: "Se serve una testimonianza trovo chi ti testimonia che hai lavorato", dice in una delle telefonate intercettate e finite nell'ordinanza. Le carte ricostruiscono tutto il processo di selezione del 32enne, dai consigli sul curriculum a un incontro avvenuto il 16 ottobre del 2018 presso la stazione della metropolitana di Gessate, durante il quale Bellini fornisce al 32enne le risposte per superare la prova scritta, con tanto di indicazioni per non destare sospetti: "La due la lasci in bianco… perché voglio che esci con un punteggio maggioritario ma non col massimo", dice Bellini al futuro assunto, aggiungendo: "Il compito dura un'ora, non farlo subito, fallo con calma, fai vedere che pensi, ok? Perché sarai con altre quattro persone, quindi non dobbiamo dare adito che tu sai già farlo". Infine, le raccomandazioni su cosa fare dei fogli con le risposte consegnati: "Questa roba te la memorizzi tutta, non te la scrivi.. questo foglio te lo mastichi, lo butti via". E ancora: "Di questo discorso qua non ne parli con parenti, né con mamma, né con papà, né fratelli, né amante…".

La consegna delle bottigliette di aceto

Nell'ordinanza vengono ricostruite le fasi successive al colloquio di lavoro, al quale partecipò lo stesso Bellini e che effettivamente portò poi all'assunzione del 32enne E.M.: un contratto a tempo indeterminato come operatore qualificato del settore autoferrotranvieri, con paga di base pari a poco più di 24mila euro annui oltre a straordinari e premi. Dopo la notizia e l'ufficialità dell'assunzione il neo assunto contatta Bellini, dicendogli di volergli portare "un pensierino per il disturbo". I due si incontrano il 26 febbraio 2019, sempre alla stazione metro di Gessate. Il 32enne consegna una busta di colore nero dal contenuto imprecisato a Bellini e poi gli consegna le due bottiglie di pregiato aceto balsamico di Modena, del valore di 600 euro. Bellini accetta di buon grado, ma aggiunge, a sottolineare la sua posizione di creditore nei confronti del 32enne: "Quando avrò bisogno io ti farai perdonare… il tuo debito lo sai qual è".

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