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Strage case di riposo, nuovo blitz della finanza in uffici di Regione Lombardia e Ats

Nuovo blitz della guardia di finanza di Milano negli uffici di Regione Lombardia e in quelli dell’Ats, per acquisire documenti sulla gestione dell’emergenza coronavirus nelle case di riposo. La Procura di Milano indaga sul Pio Albergo Trivulzo e su molte altre Rsa lombarde, per accertare le responsabilità per la morte di centinaia di anziani.
A cura di Redazione Milano
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La guardia di finanza di Milano è tornata oggi negli uffici di Regione Lombardia a in quelli dell'Ats. I militari del nucleo di polizia economico finanziaria hanno concluso l'acquisizione di documenti cominciata lo scorso 15 aprile nell'ambito delle indagini sulle morti per coronavirus di decine di anziani nelle Rsa (Residenze sanitarie assistenziali). Le Procura di Milano indaga sulla gestione dell'emergenza al Pio Albergo Trivulzio e in molte altre case di riposo lombarde. I finanzieri hanno chiesto ulteriore documentazione relativa alle misure organizzative e alle direttive emanate dalla Regione.

Controlli del Nas dei carabinieri nelle Rsa di quattro province

Il Nas dei carabinieri di Milano sta effettuando controlli nelle Rsa di quattro province lombarde, Milano, Monza, Como e Varese. Le ispezioni proseguono da alcuni giorni per verificare il rispetto delle normative igienico-sanitarie e delle norme anti coronavirus nelle residenze per anziani. Sono oltre 6700 gli ospiti delle strutture assistenziali, secondo uno studio dell'Iss, deceduti dall'1 febbraio al 14 aprile in tutta Italia: oltre 3000 sono morti in Lombardia.

Acquisiti documenti anche al Don Gnocchi

Proseguono le indagini anche sull'istituto Palazzolo-Don Gnocchi di Milano, dopo la denuncia di un gruppo di lavoratori su presunte irregolarità e omissioni nella gestione delle sicurezza. La polizia giudiziaria milanese è tornata a per completare l'acquisizione di documenti iniziata il 21 aprile, tra cui cartelle cliniche dei pazienti positivi al Covid e di anziani deceduti, statuti e regolamenti di Regione Lombardia e disposizioni in merito all'emergenza. I legali dei lavoratori che hanno denunciato la Fondazione hanno spiegato che i loro assistiti sono stati sospesi dal servizio. Una misura che giudicano essere "una chiara ritorsione". Il Palazzolo-Don Gnocchi ha sempre negato ogni responsabilità e ha depositato una memoria difensiva ricordando la "penuria" di mascherine nella fase più difficile dell'emergenza.

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