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Stilista impiccata a Milano, il fidanzato: “L’ho seguita fino a casa, poi sono andato via”

Il fidanzato di Carlotta Benusiglio, la stilista trovata impiccata all’alba di martedì nei giardinetti di piazza Napoli, a Milano, è stato ascoltato come persona informata dei fatti dalla polizia. Agli agenti ha raccontato quanto avvenuto dal pomeriggio alla sera di lunedì, quando lui e Carlotta si sono visti per l’ultima volta. Dopo aver bevuto molto e litigato, lui l’avrebbe seguita fino a casa per farle compagnia: poi avrebbe preso un taxi per tornare a casa.
A cura di Francesco Loiacono
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Proseguono le indagini sulla morte di Carlotta Benusiglio, la stilista 37enne trovata morta all'alba di martedì nei giardinetti di piazza Napoli, a Milano. C'è un'ipotesi, quella del suicidio, che non convince affatto la famiglia della donna ma che sembrerebbe aver trovato conferme dai primi esiti dell'autopsia, effettuata ieri. L'esame non ha rivelato ferite, lesioni o altri segni causati da un'altra persona: Carlotta sarebbe dunque morta per strangolamento auto indotto, legando un capo della sua lunga sciarpa al ramo di un albero e stringendosi l'altro al collo. Così è stata trovata da un passante: i piedi toccavano terra, elemento che stonava con l'ipotesi suicidio ma potrebbe trovare una spiegazione.

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Il racconto del fidanzato di Carlotta

Una spiegazione ulteriore, però, la si cerca nelle parole dell'uomo che Carlotta continuava a frequentare nonostante il parere contrario della famiglia. Il fidanzato della donna è stato ascoltato come persona informata dei fatti dalla polizia. Agli agenti della squadra mobile e del commissariato di Porta Genova, che indagano sull'episodio, l'uomo avrebbe raccontato nel dettaglio quanto successo nella giornata di lunedì, quando lui e Carlotta si sono visti dal tardo pomeriggio fino a dopo cena. Sul Corriere della sera il racconto viene ricostruito con le parole di un amico dell'uomo. Il fidanzato e Carlotta si sarebbero incontrati nel tardo pomeriggio in un bar sui Navigli. Dopo aver bevuto molto avrebbero iniziato a litigare. La serata sarebbe proseguita poi a cena, dove è ripreso anche il litigio tra i due. Un litigio diventato furibondo mentre la coppia stava rientrando in auto: all'altezza di corso Magenta Carlotta è scesa sbattendo lo sportello. Poi ha iniziato a camminare verso casa. Il suo fidanzato afferma di averla seguita fino a casa, per evitare che camminasse da sola, considerando che entrambi avevano bevuto molto. Arrivati in piazza Napoli, sotto casa di Carlotta, il fidanzato avrebbe preso un taxi e sarebbe tornato a casa. Solo dopo si è accorto che Carlotta aveva dimenticato le chiavi di casa nella sua auto: la donna sarebbe dunque rimasta da sola, in piena notte, sotto casa, senza possibilità di rientrarvi. Poi un vuoto, fino al ritrovamento del corpo senza vita della stilista.

Il percorso fatto dalla coppia, i bar e i locali frequentati, il taxi preso dall'uomo e tutti i dettagli come le chiavi dimenticate saranno passati al vaglio degli inquirenti. Al momento sembra che, a parte qualche piccola discrepanza, tutto combaci. Si attendono poi anche gli esiti degli esami tossicologici e del Dna sul corpo di Carlotta. L'ipotesi investigativa resta quella del suicidio, anche se il fascicolo aperto in procura parla di "istigazione al suicidio" a carico di ignoti. Solo una procedura tecnica per consentire il prosieguo delle indagini e arrivare a una verità che possa alleviare, se possibile, la sofferenza vissuta dalla famiglia di Carlotta.

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