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Omicidio Stefania Crotti, uccisa e bruciata

Stefania Crotti era viva quando fu bruciata: resta in carcere l’omicida, Chiara Alessandri

Stefania Crotti, la mamma di Gorlago uccisa il 17 gennaio da Chiara Alessandri, era ancora viva quando il suo corpo venne bruciato. Lo dice il tribunale del Riesame di Brescia nelle motivazioni con cui ha negato i domiciliari per la Alessandri, ex amante del marito di Stefania. L’atroce dettaglio sulla morte di Stefania è riportato nell’autopsia.
A cura di Francesco Loiacono
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Stefania Crotti
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I pochi dubbi sono stati spazzati: Stefania Crotti, la mamma di Gorlago uccisa dalla "rivale in amore" Chiara Alessandri, era ancora viva quando il suo corpo venne dato alle fiamme. Lo dice il tribunale del Riesame di Brescia nelle motivazioni con cui ha respinto la richiesta di arresti domiciliari per la Alessandri, 44enne a sua volta mamma di tre figli e residente a Gorlago, in provincia di Bergamo, come la sua vittima.

L'omicidio di Gorlago

Chiara Alessandri è in carcere a Brescia dallo scorso 19 gennaio, dopo essere stata fermata per il delitto di Stefania. Chiara aveva avuto una breve relazione col marito della donna che però poi era tornato dalla moglie. Una decisione che la Alessandri non aveva mai digerito e che le ha fatto covare il desiderio di vendicarsi contro l'uomo e quella che riteneva la sua "rivale in amore". Per questo il 17 gennaio avrebbe organizzato una messinscena per attirarla nel suo garage di casa a Gorlago, con l'aiuto di un amico risultato del tutto estraneo ai fatti: nel box Stefania è stata colpita con martellate e colpi di cesoie alla testa e in altre parti del corpo. Colpi che però avrebbero ridotto in fin di vita la mamma di Gorlago, ma non l'avrebbero uccisa. In seguito, secondo gli inquirenti, Chiara avrebbe caricato il corpo di Stefania su un'auto e l'avrebbe portato nelle campagne di Erbusco, dove gli ha dato fuoco.

L'autopsia sul corpo di Stefania ha svelato l'atroce dettaglio

Stando ai risultati dell'autopsia, citati nelle motivazioni del Riesame, quando Chiara ha bruciato il corpo di Stefania la donna era ancora viva: nel suo sangue è stata infatti trovata una consistente percentuale di una sostanza chimica, la carbossiemoglobina, che si sviluppa a causa dell'esposizione alla combustione. È questo uno dei motivi che ha spinto il Riesame a negare i domiciliari alla Alessandri, richiesta avanzata dal legale della donna Gianfranco Ceci. Alessandri ha confessato l'omicidio, anche se ha detto che avrebbe colpito Stefania nel corso di una colluttazione: finora ha sempre negato però di averne bruciato il corpo.

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