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Stazione Centrale, dopo il maxi-blitz due richiedenti asilo fermati per rapina

A poche ore dal maxi-blitz alla stazione Centrale di Milano due richiedenti asilo sono stati fermati per aggressione e rapina. Intanto la massiccia operazione di ieri, conclusasi con 52 immigrati portati in questura, ha spaccato la maggioranza: l’assessore Majorino si è mostrato perplesso, soddisfatta invece la collega alla Sicurezza Carmela Rozza.
A cura di Francesco Loiacono
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Dal maxi-blitz delle forze dell'ordine alla stazione Centrale di Milano erano passate solo poche ore. Ma evidentemente la "soluzione muscolare" adottata dal questore Marcello Cardona non ha dato i frutti sperati: due richiedenti asilo, entrambi ubriachi, sono infatti stati fermati per rapina e aggressione. I due sono stati bloccati da una pattuglia della Polizia ferroviaria proprio all'ingresso dello scalo ferroviario, dal lato di piazza Luigi di Savoia. Sono accusati di due episodi: nel primo hanno tentato di rapinare un cittadino marocchino, che però ha reagito colpendoli con un pugno ed è scappato. Nella seconda occasione i due hanno incrociato un giovane del Gambia: uno lo ha afferrato da dietro tenendolo per i capelli, il complice lo ha trattenuto per il collo e gli ha sfilato il portafogli dopo averlo gettato a terra. I due aggressori, non trovando denaro, si sono allontanati. La vittima ha però bloccato una pattuglia della Polfer, denunciando l'episodio e permettendo agli agenti di fermare gli aggressori.

Il maxi-blitz divide la maggioranza

Il fermo dei due richiedenti asilo è destinato ad alimentare nuove polemiche: da un lato dimostra infatti come la soluzione repressiva, da sola, non serva a risolvere il problema di chi arriva nel nostro Paese e, in attesa di vedere regolarizzata la propria posizione, sprofonda in una "zona grigia", una sorta di limbo da dove a volte si sconfina nell'illegalità. Dall'altro mostra, anche ai fautori della repressione, come politiche di questo tipo non siano realisticamente perseguibili in presenza di un'immigrazione massiccia.

Intanto il maxi-blitz di ieri alla stazione Centrale ha spaccato la maggioranza a Palazzo Marino. L'assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino con una nota su Facebook si è in un certo senso "smarcato" dall'operazione: "Ho appreso dalle agenzie le notizie sul blitz in Stazione Centrale condotto dalle forze dell'ordine. Mi piacerebbe capire che tipo di risultati portano azioni simili. Mi convince di più la cultura degli interventi mirati, continuativi e condotti nel silenzio, ma non sono un poliziotto. Vedremo quelli che saranno i risultati effettivi di un'opera simile. L'accertamento delle condizioni e dello status dei richiedenti asilo deve, accompagnarsi, sempre, con il rispetto dei diritti umani". Al contrario, l'assessore alla Sicurezza Carmela Rozza ha quasi "rivendicato" l'operazione: "Da tempo abbiamo chiesto a Prefettura e Questura una massiccia campagna di identificazione di coloro che stazionano in tutta l’area della Stazione Centrale e intorno all’hub di via Sammartini", ha scritto, sempre su Facebook. Una posizione condivisa dal segretario metropolitano del Pd, Pietro Bussolati. Il sindaco Beppe Sala si è mostrato invece cauto, affermando di essere stato avvertito all'ultimo: "Operazioni del genere vanno concordate", ha detto, annunciando di voler incontrare il questore.

Per la cronaca, il bilancio provvisorio del blitz parla di 52 immigrati portati in questura, con 26 di loro trattenuti per provvedimenti. Quattro immigrati proprio grazie ai controlli hanno scoperto di aver ottenuto lo status di rifugiati.

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