Staccò a morsi l’orecchio a un tassista a Milano: culturista va in prova ai servizi sociali
È stata accolta la richiesta di "messa alla prova ai servizi sociali" per Antonio Bini, il culturista milanese di 29 anni che nel novembre dello scorso anno, vicino alla stazione Centrale di Milano, picchiò un tassista dopo una lite per questioni di viabilità e gli staccò parte dell'orecchio a morsi. L'uomo è a processo con l'accusa di lesioni aggravate dai futili motivi: il procedimento è stato però sospeso ed è stato aggiornato al 5 dicembre. Per quattro mesi il culturista lavorerà con i ragazzi di una cooperativa sociale, svolgendo attività di pubblica utilità. La richiesta di messa alla prova era stata presentata dai legali di Bini lo scorso febbraio. Dopo l'aggressione il culturista, che era stato arrestato e quindi era tornato in libertà, aveva risarcito il tassista con 28mila euro, oltre a cinquemila euro di spese legali.
L'aggressione nel novembre 2017
L'aggressione al centro del processo è avvenuta alle 7 di martedì 28 novembre in via Lepetit, vicino alla stazione Centrale di Milano. All'origine una manovra avventata da parte del tassista, un uomo di 48 anni. Bini, anche lui in auto, era riuscito a schivare l'auto ma si era poi fermato per rimproverare il conducente dell'auto bianca. Ne era scaturita una lite e poi un'aggressione che era stata ripresa anche dalle telecamere di sicurezza della zona. Il tassista era stato medicato all'ospedale Niguarda ricevendo una prognosi di 30 giorni: la parte di lobo distaccatasi dall'orecchio gli era stata ricucita. Anche l'aggressore era rimasto leggermente ferito durante la colluttazione. L'uomo era stato arrestato poche ore dopo l'episodio e posto ai domiciliari.