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Specializzandi in Medicina: borse di studio della Regione solo per chi è residente in Lombardia

In una delibera che dovrebbe arrivare in giunta lunedì prossimo, la Regione Lombardia sta pensando di riservare le borse di studio regionali per le scuole di specializzazione in Medicina ai neolaureati che siano residenti in Lombardia da almeno tre anni e siano iscritti agli Ordini dei medici regionali. La misura è simile a quanto avviene già in altre Regioni d’Italia.
A cura di Francesco Loiacono
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Per accedere alle borse di studio regionali per le scuole di specializzazione in Medicina, i giovani neolaureati delle facoltà lombarde dovranno avere la residenza in Lombardia da almeno tre anni ed essere iscritti a uno degli Ordini dei medici chirurghi ed odontoiatri regionali. Sono alcune delle novità presenti in una delibera che, come anticipato dal "Corriere della sera", potrebbe arrivare in giunta lunedì prossimo. A chiedere la modifica, che va nella direzione di quanto già avviene in altre Regioni italiane, sono stati proprio i giovani medici, che negli scorsi giorni hanno sottoposto a "mail bombing" l'assessore regionale al Welfare Giulio Gallera: "Buongiorno. Gradirei sapere perché i cittadini di Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige, Sardegna, Sicilia, Calabria, Basilicata, Campania, Puglia, possono usufruire di borse di specializzazione in Medicina riservate ai loro residenti ed i cittadini della Lombardia no", è il testo del messaggio inviato all'assessore da decine di neolaureati e laureandi dell'Associazione Liberi Specializzandi (Als – Fattore 2a), che conta oltre 700 iscritti.

Come funzionano le scuole di specializzazione in Medicina

I posti a disposizione per le scuole di specializzazione in Medicina vengono stabiliti ogni anno dal ministero dell'Istruzione, in collaborazione con il dicastero alla Sanità. In Lombardia i posti disponibili, a cui corrispondono altrettante borse di studio, sono un migliaio, distribuiti nella seguente maniera: 335 alla Statale, 166 a Pavia, 143 a Brescia, 136 all'Università Bicocca (sempre a Milano), 72 a Varese, 64 al San Raffaele e 28 all’Humanitas di Rozzano. A questi posti, finanziati dal governo, si aggiungono le borse di studio regionali, che quest'anno saranno 55. Solo per queste ultime varranno i criteri della delibera di giunta allo studio in Regione Lombardia, se sarà approvata: una misura che, nelle intenzioni, dovrebbe servire a formare medici specializzati che poi restino effettivamente a esercitare in Lombardia. Le borse di studio rappresentano una sorta di "stipendio" per gli specializzandi, che per i primi due anni ricevono 1.652 euro al mese e per i successivi 1.710 euro mensili.

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