Sparatoria davanti a un bar a Milano: il questore chiude il locale

È stato chiuso per dieci giorni il bar teatro di una sparatoria pochi giorni fa a Milano. Lo ha deciso il questore del capoluogo lombardo, Marcello Cardona, sulla base del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza (Tuelps). Si tratta del "Friends bar" di via Ciceri Visconti, in zona Calvairate. Martedì 8 gennaio, attorno alle 21, una persona ancora ricercata ha esploso diversi colpi di pistola contro il bar: nel locale c'erano il titolare, un cittadino cinese, e altri clienti. Per fortuna nessuno è rimasto ferito, anche se due proiettili si erano conficcati in una vetrina di un bar e in un'auto parcheggiata nei paraggi.
L'episodio aveva provocato la reazione dei residenti, riuniti nel Comitato di quartiere Insubria-Molise-Varsavia: "Ci chiediamo cosa aspettano le Autorità a intervenire con maggior determinazione al fine di ripristinare ordine e sicurezza", avevano scritto gli abitanti del quartiere denunciando altri episodi di violenza avvenuti sempre in via Ciceri Visconti e lanciando un appello: "I residenti e i commercianti del quartiere meritano una vita tranquilla".
Lo scorso anno oltre 70 bar sono stati chiusi dal questore a Milano
Da via Fatebenefratelli hanno evidentemente ascoltato l'appello: mentre proseguono le indagini per assicurare alla giustizia il responsabile della sparatoria e individuare il movente del gesto, il questore ha optato per la momentanea chiusura del bar. Un provvedimento consentito per quegli esercizi pubblici "nei quali siano avvenuti tumulti o gravi disordini o che siano abituali ritrovi di persone pregiudicate o pericolose", come è risultato essere il "Friends bar". Non è la prima volta che il questore Cardona usa il pugno duro con i locali pubblici in cui sono avvenuti disordini o che sono risultati essere un pericolo per l'ordine pubblico: lo scorso anno sono stati oltre 70 quelli colpiti dalla sospensione temporanea o dalla revoca della licenza.