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Sparatoria a Pioltello, un regolamento di conti tra le ipotesi: grave uno dei feriti

Forse un regolamento di conti alla base della sparatoria avvenuta nella serata di sabato 16 novembre a Pioltello nel Milanese, dove due uomini sono rimasti feriti uno dei quali, raggiunto da un proiettile all’addome, in maniera grave. Intanto la Procura ha posto sotto sequestro il bar Piper all’esterno del quale è avvenuto l’agguato.
A cura di Chiara Ammendola
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Immagine di repertorio
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C'è forse un regolamento di conti alla base della sparatoria avvenuta nella serata di sabato a Pioltello in provincia di Milano dove due uomini sono rimasti feriti, uno dei quali in maniera piuttosto grave. I colpi sono stati esplosi all'esterno del bar Piper in via Palermo intorno alle 20.00 da ignoti: sulla vicenda indagano i carabinieri di Cassano d'Adda che al momento non sembrano voler escludere nessuna pista dalle indagini: da una lite finita male a un regolamento di conti legato al malaffare.

Il 40enne albanese colpito da un proiettile

Il più grave dei due feriti, un uomo di 40 anni albanese è stato trasportato e operato d'urgenza all'ospedale San Raffaele di Milano a causa del proiettile che lo ha colpito all'addome. La prognosi al momento resta riservata e la situazione stazionaria. Il secondo ferito invece, un 45enne italiano, è stato colpito di striscio da un colpo d'arma da fuoco e le sue condizioni non sarebbero gravi: mentre il 40enne è stato trovato sull'asfalto dai soccorritori all'esterno del Piper e poi trasportato in ospedale, il secondo ferito si è presentato in ospedale raccontando di essere rimasto coinvolto proprio nella sparatoria di Pioltello. La sua versione è però al vaglio degli inquirenti.

Intanto i carabinieri hanno posto sotto sequestro il locale "Piper" di via Palermo, così come disposto dalla Procura, per permettere lo svolgimento delle indagini e capire dunque cosa sia accaduto all'esterno del bar: i due uomini sono entrambi pregiudicati, con qualche precedente a carico, a vario titolo, ma non di grosso calibro. Quando i carabinieri sono giunti sul posto hanno recuperato una cartuccia inesplosa e due bossoli. Nessuna arma da fuoco. Anche i racconti dei testimoni sembrano essere lacunosi, come quello del proprietario del locale che si è detto distante dal luogo della sparatoria: "Ero nel retro del bar e non ho visto nessuno arrivare o andare via". Non si cono nemmeno telecamere di sorveglianza all'esterno o all'interno del bar utili a chiarire i punti ancora oscuri della vicenda.

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