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Spaccio di droga alla Comasina, a Milano: altri otto indagati dopo i 23 arresti

Altre otto persone, sette italiani e un marocchino, sono stati indagati con le accuse di spaccio di stupefacenti e, in un caso, riciclaggio. Stavano cercando di ricostruire dal basso il traffico e lo spaccio di droga in due quartieri a nord di Milano, Comasina e Bruzzano, dopo i 23 arresti della scorsa settimana che avevano “decapitato” le due bande egemoni sul territorio. In quella circostanza in manette era finito anche un poliziotto.
A cura di Francesco Loiacono
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Negli scorsi giorni la polizia di Milano aveva inferto un duro colpo alle due bande che, per anni, avevano gestito il traffico e lo spaccio di droga nei quartieri alla periferia nord del capoluogo: Comasina e Bruzzano. In manette erano finite 23 persone, incluso un sovrintendente della polizia ritenuto "a libro paga" dalle bande. Ma, a distanza di pochi giorni, nei due quartieri c'era già chi stava cercando di riorganizzarsi dopo il blitz della polizia. È per questo che le forze dell'ordine sono tornate a colpire: con perquisizioni e la notifica di un avviso di garanzia ad altre otto persone, sette cittadini italiani e un marocchino, accusati di spaccio di stupefacenti e, in un caso, riciclaggio.

Le indagini del commissariato Comasina sono state lunghe e complesse: prima del blitz dello scorso 11 luglio c'erano state altre ondate di arresti a febbraio, maggio e giugno. D'altronde, il controllo delle due bande sul traffico di droga nelle zone nord di Milano era andato avanti dal 2013 al 2017. L'oggetto più importante, considerato una sorta di "scettro" che testimoniava il potere, era un vecchio telefonino Nokia contenente tutti i nominativi e i numeri di cellulare dei diversi clienti. Per ottenere il telefonino, i nuovi trafficanti e spacciatori avevano dovuto pagare 200mila euro alla banda che gestiva gli affari illeciti prima di loro. Nel corso dell'operazione odierna sono state effettuate anche nove perquisizioni in appartamenti e negozi, incluso un negozio d'abbigliamento di Cinisello Balsamo e un ristorante milanese. Sequestrati circa 37mila euro in contanti, oltre tremila dollari americani e pochi grammi di droga.

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