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Sorelle Agrati morte nell’incendio di casa a Cerro Maggiore: il fratello si professa innocente

Si è dichiarato innocente e ha chiesto di essere scarcerato. Giuseppe Agrati, 74 anni, ritenuto responsabile della morte delle due sorelle Maria e Carla, decedute il 13 aprile del 2015 nell’incendio della loro casa di Cerro Maggiore, in provincia di Milano, è stato interrogato dal giudice per le indagini preliminari e dal procuratore di Busto Arsizio (Varese). L’anziano, unico sopravvissuto al rogo, è stato arrestato pochi giorni fa.
A cura di Simone Gorla
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Si è dichiarato innocente Giuseppe Agrati, l'uomo di 74 anni ritenuto responsabile della morte delle due sorelle Maria e Carla, decedute il 13 aprile del 2015 nell'incendio della loro abitazione di Cerro Maggiore, in provincia di Milano. Nel corso dell'interrogatorio durato un'ora e mezza davanti al giudice per le indagini preliminari e al procuratore di Busto Arsizio (Varese), l'uomo ha risposto alle domande sostenendo la sua estraneità al tragico rogo in cui hanno per la vita le due donne. I suoi avvocati hanno chiesto per lui la scarcerazione o in subordine gli arresti domiciliari.

Giuseppe Agrati, unico sopravvissuto al tragico incendio del 2015

L'anziano è l'unico sopravvissuto al devastante incendio dell'abitazione che condivideva con le sorella in via Roma, nella cittadina di 15mila abitanti a nord ovest di Milano. Quella notte i vigili del fuoco arrivati sul posto trovarono le due sorelle già decedute. Carla, 70 anni, ex insegnante del liceo Galilei di Legnano e molto conosciuta in paese e Maria, 67 anni e residente a Milano, erano ormai carbonizzate, una nella camera da letto e l'altra nel bagno. Mentre il 74enne era stato l'unico a salvarsi, correndo in pigiama e ciabatte per strada.

La riapertura dell'indagine dopo quattro anni

Agrati è stato iscritto nel registro degli indagati a marzo di quest'anno, dopo la riapertura delle indagini sulla morte delle due donne chiesta e ottenuta da una delle nipoti, che si era opposta alla richiesta di archiviazione della procura di Busto Arsizio. Sono così ripartiti gli accertamenti dei carabinieri del nucleo investigativo di Milano, che hanno portato all'arresto del 74enne, eseguito pochi giorni fa.

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