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“Sono nata il 21 a primavera”: oggi nasceva Alda Merini, la poetessa dei Navigli

“Sono nata il ventuno a primavera”, scriveva Alda Merini in una delle sue tante poesie. La “poetessa dei Navigli” nasceva a Milano il 21 marzo del 1931, nel giorno in cui dal 2000 si celebra in tutto il mondo la Giornata della Poesia. Dal 2010 una targa apposta sulla casa di Alda Merini sul Naviglio grande ricorda una tra le più grandi poetesse italiane contemporanee.
A cura di Francesco Loiacono
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"Sono nata il ventuno a primavera", scriveva Alda Merini in una delle sue tante poesie. La poetessa dei Navigli nasceva a Milano il 21 marzo del 1931, nel giorno in cui dal 2000 si celebra in tutto il mondo la Giornata della Poesia. Il rapporto tra la poetessa e la sua città è stato sempre strettissimo e ambivalente: Alda Merini ha sempre amato Milano ma non ha mai mancato di criticarla ferocemente per i veloci cambiamenti, cifra di una metropoli in continua evoluzione, che secondo la poetessa rischiavano (e rischiano?) di farle perdere l'anima. La vita di Alda Merini è stata fortemente segnata dall'internamento all'ospedale psichiatrico "Paolo Pini" a causa di un grave disturbo bipolare: da allora è stata etichettata come "Poetessa della follia". Sua una frase all'ingresso del "Museo della follia", rassegna itinerante curata da Vittorio Sgarbi: "Anche la follia merita i suoi applausi".

Una targa sui Navigli ricorda la grande poetessa

Alda Merini è morta il primo novembre del 2009 per le conseguenze di un tumore. Dal marzo 2010 una targa commemorativa apposta vicino alla sua casa sui Navigli ricorda una tra le più grandi poetesse italiane contemporanee. Nel 2019, in occasione dei dieci anni dalla morte della poetessa, il ponte sul Naviglio grande che si trova vicino a Ripa di Porta Ticinese 47, casa di Alda Merini, è stato intitolato a lei: Sono nata il ventuno a primavera/ma non sapevo che nascere folle, aprire le zolle/potesse scatenar tempesta./Così Proserpina lieve/vede piovere sulle erbe,/sui grossi frumenti gentili/e piange sempre la sera./Forse è la sua preghiera.

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