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Sondrio, tubercolosi in un allevamento: abbattuti tutti i bovini

Dei casi di tubercolosi riscontrati in un allevamento nella provincia di Sondrio hanno portato all’abbattimento preventivo di tutti i capi di bestiame. Effettuati dei controlli anche nei vicini allevamenti, che hanno dato esito negativo. Qualche settimana fa i casi di peste suina africana in Belgio che avevano allarmato anche l’Italia.
A cura di Chiara Ammendola
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Un allevamento di bovini a San Giacomo, alle porte di Teglio, in provincia di Sondrio, completamente abbattuto dopo che alcuni capi sono risultati positivi alla Tubercolosi. Secondo quanto si legge in una nota dell'Agenzia di Tutela della Salute della Montagna, durante i controlli di routine del Dipartimento Veterinario, alcuni bovini sono risultati positivi alla Tbc: per questo sono ancora in corso degli approfondimenti diagnostici sugli organi prelevati dai capi poi abbattuti. In via preventiva però tutti i capi dell'allevamento sono stati abbattuti. Gli animali risultati positivi presentavano lesioni evidenti all’esame ispettivo post-mortem. L’allevamento fornisce latte a una latteria della zona. Proprio nella zona sono stati effettuati dei controlli ai vicini allevamenti allevamenti, che però hanno dato al momento esito negativo. Come si legge in una nota del Ministero della Salute, la tubercolosi bovina è una patologia con effetti socio-economici e di salute pubblica di notevole rilevanza, essendo una malattia trasmissibile anche all’uomo. La malattia si diffonde nel bestiame attraverso inalazione di areosol da tosse o da starnuto di animali infetti o da particelle infette di polvere. La diffusione tuttavia potrebbe anche avvenire indirettamente da pascoli o acque contaminate. La fonte principale di contagio per l'uomo invece è rappresentata dal contatto con animali infetti e dall'ingestione di prodotti provenienti da animali infetti, in particolare prodotti derivati da latte non pastorizzato. Per questo motivo gli allevamenti sono sottoposti a controlli obbligatori cadenzati da parte dell'Ats.

Qualche settimana fa i casi di peste suina in Belgio e l'allarme in Italia

Solo qualche settimana fa era scattato l'allarme di Coldiretti dopo i casi di peste suina africana riscontrati in Belgio. Il presidente di Coldiretti Brescia Ettore Prandini, vice presidente Coldiretti nazionale, chiese lo stop immediato alle importazioni di carne di maiale dal Belgio e l’obbligo dell’etichetta d’origine su tutti i salumi e i prodotti trasformati. Proprio in Lombardia si concentra infatti il patrimonio suinicolo nazionale (oltre l’84 per cento) ed è nella provincia di Brescia che si trova il maggior numero di suini.

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