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Sindaco Pd del Bresciano fa sgomberare un campo rom con la ruspa

È destinata a suscitare polemiche l’iniziativa del sindaco Pd di Rezzato (Brescia), Davide Giacomini. Il primo cittadino ha usato le ruspe per far sgomberare un campo nomadi del paese, dopo una sentenza del Consiglio di Stato: “Perché ci sia integrazione è doveroso il rispetto delle leggi”.
A cura di Francesco Loiacono
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Chi l'ha detto che le ruspe in politica sono solo appannaggio della Lega? A Rezzato, in provincia di Brescia, un sindaco del Pd, Davide Giacomini, le ha utilizzate per far sgomberare un campo nomadi presente nel territorio comunale da decenni. E adesso la sua decisione, della quale dà conto l'edizione bresciana del Corsera, rischia di scatenare molte polemiche.

Sindaco Pd del Bresciano fa sgomberare un campo rom con la ruspa

In realtà, come spiega l'articolo, Giacomini ha agito nel pieno rispetto della legge. I rom che oltre 20 anni fa avevano comprato un terreno agricolo in località Camafame, vicino alla tangenziale, lo avevano trasformato abusivamente in un accampamento. Negli anni sono stati diversi gli abusi loro contestati: alcuni sono stati sanati, altri, come la copertura del terreno con ghiaia per renderlo più praticabile da parte di tutti i residenti, hanno dato vita a un lungo contenzioso giudiziario che si è risolto circa un anno fa davanti al Consiglio di Stato, a Roma. In quella sede fu deciso che il suolo, a causa dell'abuso non sanato, dovesse diventare di proprietà comunale.

"Perché ci sia integrazione è doveroso il rispetto delle leggi"

Detto, fatto: lo scorso 25 settembre i vigili e il personale del Comune si sono presentati al campo con tanto di ruspa per le operazioni di sgombero. Inizialmente c'è stata qualche tensione con i capiclan: poi però le roulotte presenti sul campo si sono spostate in un terreno adiacente, sempre di proprietà dei rom, dove vivono già 11 famiglie, con 19 figli piccoli, seguiti dai servizi sociali e che frequentano regolarmente le scuole del paese. Il sostegno nei loro confronti non cesserà, assicura il sindaco Giacomini. Che però non intende arretrare di un passo sulla parte di campo sgomberata: una ruspa ne ha scavato il perimetro accumulando mucchi di terreno all'interno, per evitare che in futuro i nomadi se ne possano riappropriare: "Perché ci sia integrazione è doveroso pretendere il rispetto delle leggi, del lavoro altrui e dell’ambiente. Senza questi prerequisiti non sarà mai possibile un’integrazione", ha affermato Giacomini al Corriere.

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