Sicurezza: a Milano diminuiscono gli omicidi, ma aumentano le rapine in strada
A Milano diminuiscono in termini generali i reati, in particolare quelli violenti, tra cui omicidi, violenze sessuali e rapine. Ma alcune tipologie, come le rapine in strada, aumentano. Il bilancio tracciato per il 2017 dal questore di Milano Marcello Cardona è senza dubbio positivo, anche se naturalmente non va abbassata la guardia. In termini generali, il calo dei reati registrato nel 2017 è stato del 6,2 per cento. Vi sono alcune tipologie per cui si può parlare di vero e proprio crollo: gli omicidi sono passati da dieci a otto casi (meno 20 per cento), le lesioni dolose sono diminuite del 13,3 per cento (1.989 casi contro 2.295) e le violenze sessuali del 10,3 per cento (277 casi contro i 309 del 2016). Certo, i numeri non devono far dimenticare come dietro ogni caso vi sia un dramma, una tragedia e una (o più) vittima.
Diminuiscono le rapine in banca, aumentano quelle in strada
Gli stessi numeri, d'altronde, in alcuni casi sono in controtendenza: è il caso ad esempio delle rapine, che se in generale segnano una flessione dell'1,69 per cento, (2.786 casi contro i 2.834 dello scorso anno), con un vero e proprio crollo per quanto riguarda i colpi in banche, farmacie e uffici postali (rispettivamente calate del 53,6, 32,4 e 66,6 per cento), dall'altro sembrano essersi spostate sulle strade. Le rapine in strada sono infatti aumentate dell'8,4 per cento, con 1.933 casi contro i 1.783 dello scorso anno. Si tratta di un tipo di reato che incide molto su quella percezione di sicurezza che, seppur criticata in quanto parametro aleatorio, incide comunque sulla qualità della vita dei cittadini. E difatti, nonostante i numeri sciorinati dalla questura, nell'annuale classifica sulla qualità della vita de "Il Sole 24Ore" Milano figura all'ultimo posto proprio per quanto riguarda la sicurezza.
Aumentano i reati di usura e le truffe informatiche
I dati diffusi da via Fatebenefratelli, in ogni caso, lasciano ben sperare per il prossimo anno. Da segnalare un'inversione di rotta su un reato odioso come lo stalking, le cui vittime sono soprattutto donne: dopo i continui aumenti degli anni passati sono diminuiti del 24,7 per cento. Così come diminuiscono i furti in abitazione (del 21,78 per cento, sono passati da oltre ottomila a poco più di seimila). Non mancano però le note negative: rispetto al 2016 sono infatti aumentate le truffe informatiche (del 25,28 per cento), lo spaccio di stupefacenti (più 9,79 per cento) e i reati di usura, che segnano un più 75 per cento. Un reato legato alle problematiche del mondo imprenditoriale, che in questi tempi di crisi, come ha sottolineato il questore Cardona, "è particolarmente sensibile all'approvvigionamento di denaro su circuiti illegali". Non va sottovalutato però l'altro lato della medaglia: "L'aumento delle denunce ha anche una valenza positiva, è sintomo di un dialogo tra imprenditori e forze dell'ordine. Per certi versi, il dato più allarmante è quando non denuncia nessuno". Aumentati, infine, anche gli arresti e le denunce: i primi (includendo anche la provincia di Monza e Brianza) sono passati da 3.601 a 4.121 (più 14,4 per cento), le denunce sono invece aumentate del 7,7 per cento: da 14.944 a 16.099.