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Sicurezza, a Milano debuttano i vigili di quartiere: si parte con i quartieri più pericolosi

Da oggi, lunedì 10 luglio, scendono in campo a Milano i vigili di quartiere. Per tre settimane gireranno per le strade di nove quartieri identificati come i più a rischio sul fronte della sicurezza. A San Siro saranno coadiuvati anche da un’unità mobile provvista di telecamere a 360 gradi. Dal 15 settembre i vigili di quartiere, a piedi o in bici, saranno operativi in tutti i 27 quartieri individuati.
A cura di Francesco Loiacono
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Da oggi, lunedì 10 luglio, scendono in campo a Milano i vigili di quartiere. Si tratta di una figura completamente nuova (anche se in passato erano stati attivi per alcuni anni i cosiddetti poliziotti e carabinieri di quartiere), che sarà in servizio per la prima fase sperimentale di tre settimane in nove diverse zone, una in ciascun Municipio. I vigili di quartiere saranno in servizio dalle 7.30 del mattino alle 8 di sera, divisi in due turni: saranno armati e pattuglieranno la zona in gruppi di tre persone, prevalentemente a piedi o in bicicletta. Il quartiere di San Siro sarà dotato anche di un comando mobile, una vera e propria centrale operativa su ruote con telecamere (che possono ruotare a 360 gradi) e monitor, collegata con la sede centrale di vigili in piazza Beccaria. Per metà luglio è previsto l’arrivo di un secondo comando mobile che sarà posizionato invece nel quartiere Corvetto.

Il sindaco Beppe Sala era presente questa mattina in piazza Selinunte (zona San Siro), per la presentazione del servizio: "Con la giusta attenzione e umiltà facciamo le cose un pochettino alla volta, cercando di imparare, vogliamo suggerimenti da chi il quartiere lo vive e poi metteremo a punto il sistema. È chiaro che, vista la dimensione delle forze in campo, certamente si fa controllo, ma molta più prevenzione", ha detto Sala.

I nove quartieri in cui partirà il servizio

La scelta delle aree in cui intervenire è stata presa dai Municipi e condivisa con l’assessorato alla Sicurezza guidato dall'assessore Carmela Rozza, sulla base di una valutazione delle zone più critiche che richiedevano una maggiore attenzione. Sono nove i quartieri in cui partirà la sperimentazione:

  • Sarpi – Garibaldi per il Municipio 1
  • Padova – Viale Monza per il Municipio 2
  • Rubattino – Lambrate per il Municipio 3
  • Forlanini – Ungheria per il Municipio 4
  • Gratosoglio per il Municipio 5
  • Barona per il Municipio 6
  • San Siro per il Municipio 7
  • Vialba per il Municipio 8
  • Farini – Stelvio – Maciachini – Imbonati per il Municipio 9.

La partenza a pieno regime del servizio è prevista per il prossimo 15 settembre in tutti i 27 quartieri individuati. L’obiettivo è che i vigili diventino un punto di riferimento per i cittadini. Secondo Palazzo Marino, assicurando la massima presenza sul territorio nelle aree individuate, si potrà aumentare il livello di sicurezza dei residenti, sia reale che "percepito".

I compiti principali dei vigili di quartiere saranno quelli tipici di controllo del territorio e sicurezza urbana. Gli agenti instaureranno una rete di ascolto e di raccolta di informazioni con la collaborazione dei cittadini, dei commercianti, dei portinai e delle associazioni presenti sul territorio (anche tramite app), che consentirà la programmazione di interventi operativi mirati.

A questi compiti si aggiungono le attività classiche degli agenti di polizia locale come gli accertamenti delle violazioni alle norme del Codice della Strada, o i servizi di regolazione del traffico e controllo degli incroci pericolosi. D'estate, inoltre, i vigili lavoreranno in collaborazione con i servizi sociali e avranno il compito di fornire, soprattutto agli anziani rimasti in città, informazioni utili sui servizi attivi e in particolare sull’assistenza domiciliare a loro dedicata. Tutti gli agenti saranno dotati di caschetti di protezione per i servizi svolti in bicicletta e per loro e è stata attivata dalla Polizia Locale una copertura assicurativa specifica.

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