Si tuffa nel Ticino per salvare la figlia e la nipote: uomo muore annegato a Turbigo
Si sarebbe tuffato nelle acque del fiume Ticino per salvare la figlia e la nipote piccole, che erano in difficoltà a causa della corrente. Ma un uomo di 48 anni è stato a sua volta trascinato e inghiottito dalle acque del fiume, scomparendo alla vista dei presenti. Il suo corpo, privo di vita, è stato recuperato solo dopo circa un'ora: l'uomo è morto annegato. La tragedia, raccontata dalla testata "Milanotoday", è avvenuta attorno alle 13 di oggi, giovedì 19 luglio all'altezza di Turbigo, in provincia di Milano. Sul posto, secondo quanto riporta l'Azienda regionale emergenza urgenza, sono intervenute l'ambulanza e l'elisoccorso. Per cercare il disperso sono intervenuti i vigili del fuoco del comando provinciale di Milano con il Soccorso speleo alpino fluviale e i pompieri di Inveruno e Novara. Presenti anche i carabinieri della compagnia di Legnano.
Ieri un ragazzo è annegato nel Naviglio Martesana
Purtroppo il corpo del 48enne è stato recuperato quando era ormai troppo tardi. In salvo, invece, le due bambine di 14 e 9 anni che erano con la vittima, un uomo di origine filippina. Non è purtroppo la prima volta che i fiumi e i canali che si trovano vicino Milano si rivelano fatali per chi, per cercare di sfuggire alla calura, vi si tuffa: soltanto ieri un ragazzo senegalese di 28 anni era morto annegato nelle acque del Naviglio Martesana a Trezzo sull'Adda, sempre in provincia di Milano. Il giovane era in compagnia di un amico: si è tuffato nel Naviglio e non è mai più riemerso. Il suo corpo è stato recuperato quando ormai era troppo tardi.