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Lo sfogo dell’assessore Mattinzoli: “Conte si vergogni, mai venuto in Lombardia a trovare i malati”

“Conte si deve vergognare perché non è mai venuto in Lombardia. Sta seduto dietro alla sua scrivania e viene a dire a noi malati ‘ci sono e voglio esservi vicino. È una vergogna. I bresciani e i bergamaschi non si dimenticheranno”. Sono le parole pronunciate dall’assessore lombardo allo Sviluppo economico, Alessandro Mattinzoli, in convalescenza dopo un lungo periodo trascorso in terapia intensiva per i sintomi del coronavirus. Uscito dall’ospedale, l’ex sindaco di Desenzano ha mandato un audio ai colleghi di Forza Italia in cui attacca con toni durissimi e insulti il premier e il governo. “Sono sempre stato contro ogni forma di violenza. Ma mi auguro che finita questa emergenza Conte venga e ne prenda tante”.
A cura di Simone Gorla
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"Conte si deve vergognare perché non è mai venuto in Lombardia. Sta seduto dietro alla sua scrivania e viene a dire a noi malati ‘ci sono e voglio esservi vicino. È una vergogna. I bresciani e i bergamaschi non si dimenticheranno". È il duro sfogo dell'assessore lombardo Alessandro Mattinzoli, appena uscito dall'ospedale dopo un mese di lotta contro il coronavirus in terapia intensiva, affidato a un messaggio audio inviato ai colleghi di partito di Forza Italia e poi trapelato.

Coronavirus, in un audio lo sfogo dell'assessore contro il premier

L'ex sindaco di Desenzano del Garda (Brescia) si scaglia contro il presidente del Consiglio, accusato di non avere mai visitato i malati nelle zone più colpite. Conte "non è uno statista", tuona Mattinzoli, ricordando che "anche Massimo D'Alema è andato in Kosovo rischiando di prendere qualche pallottola o qualche malattia a portare la solidarietà ai soldati" mentre in Lombardia "c'è un'intera regione che sta andando a p…". Poi un altro affondo contro l'esecutivo:  "Quel pezzo di m… di Conte e del suo governo facesse a meno di criticare Regione Lombardia, che magari di errori ne abbiamo commessi, ma abbiamo lavorato seriamente".

Mattinzoli: Se Conte viene in Lombardia ne prende tante

I toni dell'audio inviato dall'assessore lombardo allo Sviluppo economico vanno ben oltre la normale dialettica politica, tra insulti e minacce per niente velate. "Non sono mai stato per la pena di morte, sono sempre stato contro ogni forma di violenza. Ma mi auguro che finita questa emergenza Conte venga e ne prenda tante. È un augurio che faccio io, potete mandare ai giornali questa registrazione, non me ne frega niente", afferma Mattinzoli. I bergamaschi e i bresciani "hanno voglia di dargliele", insiste l'amministratore forzista, "cioè la gente grezza ne ha voglia, ma anche la gente più sensibile come me la fa diventare grezza". Espressioni che possono solo in parte essere giustificate dallo stato di prostrazione fisica e psicologica, dopo 40 giorni di malattia, come ammesso dallo stesso assessore. "Oggi sto malissimo, non ho la forza di alzare un cucchiaio. Sto passando la giornata a letto, ma ho reagito perché questo governo mi fa schifo".

I fondi per le imprese? "Una caccia al tesoro"

Nell'audio inviato da Mattinzoli c'è spazio anche per un attacco al governo sul tema degli aiuti economici alle imprese. Anche in questo caso, i toni sono molto accesi. "Mi sono rotto le p… di essere preso per il c…, da cittadino e da piccolo imprenditore italiano", sbotta l'assessore. "Non seguo nei dettagli tutte le str… che fanno, hanno fatto un provvedimento che cuba 400 miliardi di credito e liquidità" ma i fondi messi a disposizione sono "una caccia al tesoro" mentre "in Svizzera in 48 ore ti danno i soldi, in un momento come questo averli tra due o tre mesi per un'azienda vuol dire la fine". "Sto pagando gli stipendi di marzo e aprile ai miei dipendenti, poi pagherò quelli di maggio e poi è finita, Torre chiusa", ha spiegato con riferimento alla nota osteria di cui è proprietario a Desenzano del Garda.

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