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Sesto San Giovanni, non vedente va a Messa col cane guida e il prete lo rimprovera: “Non portarlo”

Un ragazzo non vedente si è recato a Messa in una chiesa di Sesto San Giovanni, a Nord di Milano, col suo cane guida. Al termine della funzione però il prete lo ha rimproverato perché il suo cane aveva abbaiato al momento dell’Eucarestia. Il ragazzo ha denunciato l’episodio su Facebook suscitando dure critiche verso il prete, che però si difende: “Non ho mai detto di lasciare il cane fuori dalla chiesa, ma di non portarlo in mezzo alla navata”.
A cura di Francesco Loiacono
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Francesco Gnech e il suo cane Pepe (Foto Facebook)
Francesco Gnech e il suo cane Pepe (Foto Facebook)

Un ragazzo non vedente di Sesto San Giovanni, alle porte di Milano, si è recato in chiesa con il suo cane guida ma è stato rimproverato dal parroco, che lo ha invitato a lasciare fuori il suo animale in futuro. L'episodio è accaduto alcuni giorni prima di Natale presso la parrocchia di Santo Stefano ed è stato raccontato su Facebook dal protagonista, Francesco, sulla pagina "Sesto S.G. Segnalazioni". E immediati sono arrivati centinaia di commenti: molti di solidarietà verso il ragazzo e il suo animale e di critica verso la chiesa e il prete, difeso però da alcuni dei parrocchiani.

Il cane si è messo ad abbaiare per pochi attimi

Nel suo racconto Francesco spiega che aveva atteso col suo cane guida appena oltre l'ingresso "per essere pronto ad uscire nel caso Pepe dovesse disturbare la funzione, cosa che può capitare in ragione di vari eventi quali grande affollamento o presenza, non infrequente, di bambini che corrono qua e là inseguiti dai genitori". Al momento della comunione il non vedente è stato incanalato nella coda: ma il suo cane, probabilmente "stretto tra le persone in coda e quelle di ritorno nell’affollato corridoio" si è agitato e ha abbaiato, subito ripreso dal suo padrone.

Il rimprovero del parroco

Sembrava essere tutto finito lì, ma alla fine della Messa il prete ha voluto parlare col ragazzo: "Senti – ha detto il sacerdote secondo quanto riportato dal ragazzo – il cane qua dentro non va per niente bene. Un conto se stesse tranquillo ma, se disturba la funzione non puoi portarlo dentro. Sai – ha aggiunto il prete – gli anziani si spaventano. Devi lasciarlo fuori! Qualcuno ti accompagnerà dentro ma lui deve stare fuori". Tra Francesco e il sacerdote la discussione è proseguita con toni duri, fino a quando il ragazzo non si è congedato: "Purtroppo – ha concluso Francesco nel suo sfogo – vi sono Sacerdoti che non hanno nemmeno la minima consapevolezza del Ministero che hanno liberamente scelto di svolgere. Per fortuna, però, non sono tutti così".

Il sacerdote: Non ho detto di lasciare il cane fuori

Oltre alla versione del non vedente va detto che sulla vicenda si è espresso anche l'altro diretto interessato, il parroco della chiesa Santo Stefano. Intervistato dalla testata "Milanotoday" ha detto di non avere nulla contro la presenza dei cani durante le funzioni religiose, ma di essersi effettivamente lamentato perché il cane del ragazzo era particolarmente vivace: "Non ho mai detto di lasciare il cane fuori dalla chiesa, ma di non portarlo in mezzo alla navata". Il sacerdote avrebbe proposto al non vedente di portare l'eucarestia senza farlo andare verso l'altare col suo cane, ma Francesco l'avrebbe rifiutata.

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