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Sesto San Giovanni, in migliaia protestano contro il convegno di CasaPound (in una sala comunale)

Migliaia di persone hanno partecipato questa sera a Sesto San Giovanni alla manifestazione “Chi è antifascista faccia un passo avanti”, organizzata per protestare contro il convegno di CasaPound. Per la prima volta nella storia dell’ex Stalingrado d’Italia, i “fascisti del terzo millennio” come si definiscono gli esponenti di CasaPound si sono ritrovati in una sala concessa dal Comune “Medaglia d’oro per la Resistenza”: un ossimoro reso possibile dal sindaco di Forza Italia Roberto Di Stefano.
A cura di Francesco Loiacono
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Una città Medaglia d'oro al valor militare per la Resistenza, Sesto San Giovanni, che ospita un convegno di coloro che si definiscono "fascisti del terzo millennio", CasaPound. È l'ossimoro che è stato reso possibile questa sera grazie alla scelta del sindaco di Sesto, Roberto Di Stefano, che ha concesso, per la prima volta nella storia di Sesto San Giovanni, una sala comunale alla formazione di estrema destra guidata dal suo quasi omonimo Simone Di Stefano. Il primo cittadino, che nel 2017 ha espugnato quella che per oltre 70 anni era stata una roccaforte rossa (tanto da guadagnarsi il soprannome di Stalingrado d'Italia), segna con questa sua decisione un cambiamento di rotta che era già stato reso evidente da altre sue scelte: da quelle sulle questioni interreligiose (con una stretta sulle feste islamiche) alle questioni di ordine pubblico, col sindaco di Forza Italia che ancora recentemente affermava di aver fatto diventare la sua Sesto "la capitale nazionale per allontanamenti in base alla norma sui Daspo Urbani" (sfruttando, va detto, il decreto sicurezza Minniti-Orlando).

Nespolo (Anpi): Si vergogni chi dà voce ai fascisti

Questa sera, venerdì 18 gennaio, la sensazione è quella di trovarsi davanti a un evento epocale. Ed è forse anche per questo che piazza Resistenza, nome evocativo per il luogo che ospita il Comune, si è riempita di persone, bandiere, canti partigiani. Ingredienti della manifestazione di protesta "Chi è antifascista faccia un passo avanti", organizzata dall'Anpi e da molte altre sigle e sostenuta da diversi partiti, dal Pd ai Cinque stelle. Oltre un migliaio i partecipanti all'iniziativa, partita attorno alle 16. Alla presenza di esponenti dell'Aned, associazione nazionale ex deportati, durante la manifestazione sono stati letti i nomi degli oltre 600 lavoratori delle fabbriche sestesi (un tempo vero polo industriale del Nord Italia) deportati nei campi di concentramento nazifascisti durante la Seconda guerra mondiale. Tra i tanti a prendere la parola durante la manifestazione da segnalare l'intervento di Carla Nespolo, presidente dell'Anpi: "Ci sarà una conferenza dei fascisti. Si vergognino quelle forze politiche che sono presenti in Parlamento e che danno a quest'operazione copertura e voce", ha detto Nespolo che è poi tornata a chiedere (come aveva fatto ai precedenti governi) di sciogliere le formazioni neofasciste in Italia. Le note di "Bella ciao" hanno accompagnato la manifestazione, pacifica. Ma intanto, a partire dalle 21, nella sala del Comune Spazio Arte hanno preso posto gli ospiti del convegno "Nessuna Europa è possibile" organizzato da CasaPound: tra questi i deputati Fabio Boniardi (Lega) e Paola Frassinetti (Fratelli d'Italia) e il consigliere comunale di Milano Alessandro De Chirico. Che a loro modo sono entrati nella storia di quella che, oggi più che mai, è decisamente l'ex Stalingrado d'Italia.

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