Sei mesi fa il rapimento di Silvia Romano in Kenya. Il sindaco di Milano Sala: “Siamo con te!”
Sei mesi fa in Kenya, nel villaggio di Chakama, veniva rapita la 23enne milanese Silvia Romano. La ragazza era una cooperante di un'organizzazione non governativa marchigiana, Africa Miele onlus. Era partita per l'Africa il 4 novembre con il desiderio di aiutare gli abitanti del villaggio rurale in cui poi è stata sequestrata da un commando di uomini armati: "Un villaggio dove non c'è assolutamente nulla – aveva detto a Fanpage.it la presidente della onlus marchigiana, Lilian Sora -. Non ci sono supermercati, strade, macchine, è in mezzo alla savana. Non è assolutamente una zona pericolosa a differenza di quanto è stato detto. È una zona proprio recondita, fuori dal mondo, non è inquinata da cose brutte".
Il girotondo al parco Trotter e il messaggio del sindaco Sala
Eppure in quel villaggio rurale qualcuno è arrivato per rapire Silvia: chi sia stato ancora non si sa, perché le indagini sul rapimento, condotte dalle autorità kenyote e coordinate dalla procura di Roma che ha aperto un'inchiesta per sequestro di persona per finalità di terrorismo, sembrano non andare avanti. Nonostante i sei mesi di silenzio sul fronte delle indagini, tuttavia, c'è chi non ha mai fatto mancare il proprio affetto alla 23enne Silvia. È la sua città, Milano, e in particolare il quartiere di via Padova nel quale la ragazza abita. Sabato 18 maggio al parco Trotter, nonostante la pioggia decine di persone si sono ritrovate per il "Girotondo per Silvia", manifestazione indetta dagli abitanti del quartiere "per dare a Silvia e alla sua famiglia un grande abbraccio, per sostenere e sollecitare l’impegno delle istituzioni a liberare Silvia e riportarla a casa il prima possibile". E oggi, lunedì 20 maggio, a esattamente sei mesi dal rapimento della giovane cooperante il sindaco di Milano, Beppe Sala, l'ha ricordata con un messaggio su Facebook: "Sono passati esattamente sei mesi dal rapimento di Silvia Romano, una nostra concittadina che stava operando in Kenia attraverso una ONG. Non posso che aver fiducia nell’azione del nostro Governo – ha scritto Sala -. Ciò nondimeno è una grande frustrazione poter solo attendere novità da chi si sta adoperando per riportarla a casa. Sono in contatto con la famiglia e con loro attendo, speranzoso, buone notizie. Forza Silvia, siamo con te!".