Segrate, ragazzi ballano sull’altare della chiesa e gettano una bici dal ponte: le foto su Facebook

Il confine tra bravate e atti vandalici è molto sottile e a Segrate, in provincia di Milano, lo sanno bene. Da alcune ore nella cittadina dell'hinterland di Milano si discute delle poco edificanti "gesta" compiute da due ragazzini. I baby vandali si sono introdotti nelal chiesa dei Santi Carlo e Anna nel quartiere di San Felice e si sono fatti riprendere mentre ballavano in maniera irrispettosa sull'altare. Poi, sempre a favore di smartphone, hanno gettato una bicicletta del bike sharing dal cavalcavia del "ponte degli specchietti" che scavalca la ferrovia. I video di queste imprese sono finite sui social network, all'inizio evidentemente per volontà dei protagonisti e di chi li ha ripresi.
Il sindaco: Dedichiamo più tempo ai nostri figli
Poi però le immagini hanno fatto il giro delle bacheche social e degli smartphone anche di altri cittadini, fino ad arrivare al sindaco di Segrate. Il primo cittadino Paolo Micheli ha deciso di pubblicare due delle foto che immortalano i baby vandali in azione sulla sua pagina Facebook, accompagnandole con una riflessione. Il sindaco ha spiegato che sta seguendo in prima persona lo sviluppo della vicenda: i due protagonisti delle bravate, due minorenni, sono stati individuati dai carabinieri che contatteranno i loro genitori affinché prendano provvedimenti: "Resta però la gravità di questi comportamenti che seguono episodi inaccettabili di bullismo e vandalismo che hanno coinvolto anche edifici pubblici e quindi denaro di tutti noi per riparare i danni – ha scritto il sindaco – Al fine di prevenire e individuare i protagonisti di queste azioni, stiamo installando diverse nuove telecamere di videosorveglianza a tutela degli edifici pubblici, ma la sola repressione non è una risposta adeguata. Come Amministrazione in questi anni abbiamo promosso nelle scuole, nelle parrocchie e nei principali centri d'aggregazione cittadini diversi momenti di educazione civica e di sensibilizzazione contro il fenomeno del bullismo per giovani e famiglie. Non basta? Faremo di più. Poi ci siamo noi genitori che abbiamo la responsabilità maggiore della loro crescita e formazione – ha concluso il primo cittadino -: dedichiamogli più tempo e attenzioni, loro non lo chiederanno direttamente, ma ne hanno un grande bisogno!".