Segrate, coppia gay scrive al sindaco: “Vogliamo trasferirci lì, c’è discriminazione?”

Lunedì pomeriggio sull'account Facebook del Comune di Segrate (Milano) è arrivato via Messenger un messaggio decisamente particolare: "Buongiorno, io e la mia compagna stavamo valutando di acquistare casa nel comune di Segrate – ha scritto una donna – Volevo chiedere se a Segrate le persone omosessuali sono integrate bene nella società e se ci sono o ci sono stati episodi di discriminazione o bullismo… Essendo noi una coppia di donne e con in progetto un bambino siamo interessate appunto a capire l'approccio della comunità".

Il sindaco di Segrate: Darò loro personalmente il benvenuto
A rendere noto il messaggio di Maria e Anna (nomi di fantasia) è stato il sindaco di Segrate, Paolo Micheli: "È sconcertante che nel 2019 due persone omosessuali che si amano siano ancora costrette a tastare in questo modo il terreno al solo scopo di poter vivere felici, senza nascondersi, la loro unione e magari metter su famiglia", ha commentato sempre via social il primo cittadino. "Purtroppo – ha aggiunto Micheli, eletto nel 2015 per il centrosinistra – il clima che si respira sull'argomento è sempre più allarmante". Il sindaco ha tranquillizzato le due future cittadine segratesi: "Se Maria e Anna (nomi di fantasia) vorranno accasarsi a Segrate, darò loro personalmente il benvenuto". Il post del sindaco ha ricevuto molti commenti: c'è chi ha promesso di offrire alle due donne la prima colazione che faranno a Segrate e chi si è detto pronto a suggerire loro il nome di una consigliera comunale nel caso in cui vorranno sposarsi (o meglio unirsi civilmente) nel popoloso . Tanti però hanno sottolineato come il fatto che due persone che si amano abbiano deciso di inviare un messaggio del genere è segno di "tempi davvero grami". Chissà comunque se alla fine, dopo i tanti commenti positivi ricevuti, le due donne decideranno davvero di andare a vivere a Segrate per coronare il loro progetto di vita insieme.