Scontro tra filobus e camion, il legale del conducente: “Non era distratto, ha avuto un mancamento”
Emergono nuovi dettagli circa le ricostruzioni e le indagini sull'incidente di sabato mattina a Milano in viale Bezzi, quando un filobus della 91 è passato col semaforo rosso scontrandosi con un camion di rifiuti dell'Amsa, causando la morte di Shirley Ortega Calangi. Dopo le notizie circolate sulla presunta confessione del tranviere, che avrebbe rivelato ai suoi colleghi di "star firmando la cedola" e aver "staccato le mani dal volante" all'altezza dell'incrocio, si iniziano a ricostruire i momenti immediatamente successivi allo scontro, citando alcuni video a disposizione degli inquirenti.
Le immagini subito successive all'impatto
Nelle immagini si evincerebbe lo stato di choc delle persone, intente a cercare di aiutare la donna stesa al suolo mentre l'autista dell'Atm, un 28enne in servizio da maggio scorso, chiama via centrale i soccorsi. Anche un'altra signora è al telefono col 112 mentre i colleghi del conducente del camion rifiuti tentano di liberarlo dalle lamiere del mezzo. Poi, l'arrivo del 118 e la corsa disperata in ospedale per salvare la baby sitter scomparsa il giorno seguente.
Il legale del conducente Atm: "Ha avuto un mancamento"
Il legale del conducente dell'Atm nega l'utilizzo del cellulare o la firma sulla cedola da parte del suo assistito: "Il mio assistito è sconvolto e molto provato, ma al momento dell'incidente non stava firmando alcun documento, né stava utilizzando il telefonino", ha spiegato l'avvocato Salvatore Leotta. Negata anche la presunta confessione ai colleghi: "Non ha mai confidato ad alcun collega di essersi distratto" ma la spiegazione sarebbe che "purtroppo in quel momento ha avuto un mancamento, gli si è appannata la vista e non è più riuscito a controllare il mezzo".