Scontri pre Inter-Napoli, chiesta una sorveglianza speciale di tre anni per Marco Piovella
Il questore di Milano Marcello Cardona ha chiesto che a Marco Piovella, leader di una delle tifoserie della curva nord dell'Inter, venga applicata la misura di sorveglianza speciale per tre anni. Il capo dei Boys San, conosciuto come Il Rosso, si trova in carcere con le accuse di rissa aggravata e di versi altri reati in merito quanto accaduto la sera del 26 dicembre scorso durante gli scontri nei pressi di San Siro prima del match di serie A tra Inter e Napoli, costati la vita all'ultrà Daniele Belardinelli. Piovella che è stato ascoltato diverse volte dagli inquirenti per cercare di capire cosa sia accaduto durante quei concitati momenti ha sempre negato qualsiasi tipo di coinvolgimento in quella rissa, sottolineando la sua estraneità all'organizzazione di quello che fu un vero e proprio agguato agli ultras del Napoli in trasferta a Milano.
Piovella è pericoloso, anche fuori da Milano
Il questore Cardona ha motivato la sua richiesta nei confronti di Piovella spiegando che il capo ultrà rappresenta una "pericolosità sociale con riferimento alle competizioni sportive, anche in comuni diversi (Napoli-Roma) rispetto al contesto milanese, dove sono ubicati i luoghi relativi ultras che costituiscono l'epicentro della sua pericolosità". Ecco perché la sorveglianza speciale dovrebbe essere accompagnata dall'"obbligo di soggiorno nel comune di residenza": secondo Cardona Piovella è pericoloso. La richiesta, che verrà discussa durante l'udienza del 28 febbraio, dovrà essere valutata dalla Sezione misure di Prevenzione del Tribunale di Milano, presieduta da Fabio Roia.