Scomparsa Manuela Bailo: l’ex compagno confessa l’omicidio e indica dove trovare il corpo
Ormai gli inquirenti nutrivano poche speranze di ritrovarla viva, ma ora ci sarebbe la certezza: Manuela Bailo è stato uccisa, vittima di un femminicidio. A confessare l'omicidio l'ex compagno della 35enne di Nave, in provincia di Brescia, scomparsa lo scorso 29 luglio. L'uomo, Fabrizio Pasini 48 anni, ha indicato agli inquirenti dove trovare il corpo della donna. I resti di Manuela sono sepolti nelle campagne di Azzanello, in provincia di Cremona, nei pressi di una vecchia cascina. Il reoconfesso omicida ha indicato anche il luogo dove ritrovare l'auto della sua ex amante. Subito dopo la scomparsa era già stato ascoltato come persona informata dei fatti.
Fabrizio Pasini ha confessato l'omicidio di Manuela dopo le vacanze
Tornato dalle vacanze in Sardegna ha deciso di confessare nel corso di un nuovo interrogatorio, stretto dagli indizi raccolti dagli inquirenti. La relazione tra Manuela Bailo e l'uomo sarebbe terminata circa un anno fa. I due si erano conosciuti sul posto di lavoro: erano entrambi impiegati in un caf della Uil. Il procuratore capo di Brescia Tommaso Buonanno ha chiarito come le indagini proseguono per chiarire dinamica e movente dell'omicidio: Le indagini non sono ancora chiuse, per ora ha confessato, ma non ha ancora fornito tutti gli elementi necessari per ricostruire anche le motivazioni di questo gesto. Ha confessato a seguito delle indagini che si sono avvalse di strumenti tecnici e il risultato arriva anche grazie al lavoro encomiabile degli uffici della Procura e dei carabinieri".
Le indagini sulla scomparsa di Manuela Bailo
Da subito qualcosa non tornava nella sparizione della donna. Troppo anomalo quel repentino allontanamento da casa da un giorno all'altro, ancora più strani quei messaggi inviati con il telefonino alla sorella e ai genitori per dire che si sarebbe recata nella casa di famiglia sul lago di Garda per trascorrere qualche giorno di vacanza. Ma in villeggiatura Manuela non è mai arrivata e da subito i familiari hanno avuto il sospetto che quei messaggi con il suo telefonino li avesse inviati un'altra persona. Qualcuno di vicino a Manuela, che sapeva di quella casa. Ora, purtroppo, ve ne è la certezza.
Quando Pasini diceva: "Io non c'entro niente"
Fabrizio Pasini aveva sostenuto la sua innocenza anche in una lunga intervista al Giornale di Brescia, in cui perorava la sua completa estraneità ai fatti e in cui sosteneva che Manuela avesse in programma di partire per il lago: "Ho visto la solita Manu, allegra, serena. Ha accennato che sarebbe andata al lago nel week end. In verità aveva in programma di trascorrere qualche giorno al mare con un’amica, che però alla fine si era tirata indietro".