Scomparsa di Sara Capoferri, un pensionato: “L’ho vista vicina all’auto, era spaventata”
Si arricchisce di un particolare il giallo della scomparsa di Sara Capoferri, la 37enne di Palazzolo (Brescia) della quale non si hanno notizie ormai da nove giorni. Secondo quanto riporta il "Giornale di Brescia", un pensionato ha riferito ai carabinieri di aver visto la donna la mattina di mercoledì 22 febbraio nei pressi della sua auto, parcheggiata vicino al lago di Berlingo. Si tratta di un elemento importante perché, se il racconto del pensionato fosse confermato, sposterebbe di un giorno il momento della scomparsa della donna. Fino a questo momento infatti si riteneva che l'ultimo contatto con la 37enne fosse la telefonata fatta la sera di martedì 21 da Sara al padre e alla figlia di 16 anni che l'aspettavano a casa: "Torno presto", avrebbe detto la 37enne.
Proseguono le ricerche nei pressi del laghetto di Berlingo
A casa, però, Sara non è più tornata da allora. La sua auto è stata trovata bruciata proprio nei pressi del laghetto "dei cigni" di Berlino, una ex cava abbandonata trasformata in bacino artificiale. Lo specchio d'acqua fin da subito è stato ispezionato dai sommozzatori, che non hanno però trovato nulla. Le ricerche in questa zona adesso però proseguono, su impulso della nuova testimonianza e di un bossolo che sarebbe stato trovato nei pressi del laghetto. Secondo il racconto del pensionato Sara "sembrava spaventata": perché? È solo l'ennesima domanda alla quale gli inquirenti devono cercare di dare una risposta. La sensazione è purtroppo che più passi il tempo e più diminuiscano le probabilità di una conclusione positiva della vicenda.
